Whirlpool avvia i licenziamenti collettivi per 340 operai, proteste a Roma e Napoli

L'azienda ha portato sul piatto del Mise incentivi all'esodo e la possibilità di trasefrimento a Varese, i sindacati hanno rotto il dialogo. Operai in rivolta nella notte a Napoli, stamattina sit-in a Roma

Lavoratori in protesta davanti al Mise

Lavoratori in protesta davanti al Mise

Napoli, 14 luglio 2021 – É scattata la procedura di licenziamemnto collettivo per i 340 lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli, dopo mesi di attesa l'incubo degli operai sta per diventare realtà. La tensione è sempre più alta, nelle ultime ore i lavoratori si sono mobilitati con un doppio presidio: un sit-in davanti alla sede del Mise di Roma – dove questa mattina si è tenuto un tavolo tra Ministero, azienda e sindacati – preceduta da una notte di presidio trascorsa nella fabbrica di via Adige, a Napoli.

“Con l'avvio della procedura di licenziamento collettivo annunciata oggi da Whirlpool, il dialogo con l'azienda da questo momento si interrompe”, annuncia il segretario generale della Fiom-Cgil di Napoli, Rosario Rappa, che aggiunge: “ Le lavoratrici e i lavoratori di Napoli risponderanno con forza e con iniziative esemplari. Ci aspettiamo un'iniziativa forte da parte del governo. Il governo non può limitarsi a prendere atto, deve intervenire”.

Dalle prime indiscrezioni emerse dal tavolo delle tratattive, la Whirlpool avrebbe messo sul tavolo un pacchetto di "incentivi" per l'uscita e la disponibilità a "trasferimenti", mentre avvia la procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori di Napoli. A spiegarlo in videoconferenza al tavolo del Mise è stato Luigi La Morgia, amministratore delegato di Whirlpool per l'Italia. “Confermiamo la nostra non chiusura al dialogo, ma nell'ambito della procedura di licenziamento", ha ribadiro la Morgia, sottolineando che "la procedura di licenziamento collettivo non è una pregiudiziale”.

La viceministra allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, si dice pronta a fare la propria parte. “Il ministero e Invitalia hanno lavorato a lungo sul piano – spega la viceministra Todde – noi siamo pronti a procedere con un piano serio e resiliente". Inrealtà, la settimana scorsa l'azienda si era impegnata col Mise a tenere le bocce ferme fino all'incontro di oggi, giornata nera in cui sono scattati i licensiamenti collettivi. 

Le reazioni dei sindacati

C'è rabbia tra le persone che in questi mesi hanno seguito, passo a passo, una trattativa difficile e spinosa. "Quella di oggi – è il commento di Nicola Ricci, segretario generale Cgil Napoli e Campania – è l'azione più grave e irresponsabile che Whirlpool abbia potuto fare. Licenziare i lavoratori in presenza di un avviso comune sottoscritto tra sindacati e Governo, e di un tavolo di confronto che non tiene conto degli ammortizzatori sociali per almeno altre 13 settimane, innescherà una reazione nelle lavoratrici e nei lavoratori e la mobilitazione del sindacato i cui effetti avranno una unica responsabilità morale e sociale, quella di Whirlpool”. Il governo aveva proposto all'azienda di accedere alla cassa integrazione per 13 settimane, ma il riscontro non è stato positivo.

Utili in crescita, l'azienda ha aperto un nuovo stabilimento in Canton Ticino

A fronte della chiusura della fabbriva di Napoli, l'azienda ha aperto un nuovo stabilimento a Melano – appena dopo il confine con la Svizzera, nel Canton Ticino – dedicato alla produzione di piani cottura. “La multinazionale con la crisi Covid ha accresciuto gli utili e il fatturato, aumentato le vendite mantenuto, con il sito di Napoli, il mercato e fronteggiato la concorrenza orientale", ha ricordato Ricci a margine dell'incontro di questa mattina tra i sindacati e la multinazionale americana in merito al destino dello stabilimento di Napoli.

“Come sindacato – conclude Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore elettrodomestici, al termine dell'incontro convocato dal Mise – ci siamo detti disponibili al confronto, nel caso in cui in extremis la procedura di licenziamento fosse scongiurata. La discussione non può certo limitarsi ai temi avanzati dalla Whirlpool, vale a dire a incentivi all'esodo e possibili trasferimenti a Varese”.

Il sindaco De Magistris: " Vergognatevi"

Ha espresso la sua vicinanza ai lavoratori della Whirlpool anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. "Vicinanza totale alle lavoratrici e ai lavoratori della Whirpool, scaricati dall'azienda e abbandonati dal Governo. Quanti parlamentari e ministri si sono fatti campagne elettorali sulla pelle viva della gente - sottolinea il primo cittadino - ingannandoli con false promesse. Vergognatevi! Un governo che si piega ad una multinazionale è un governo debole con i forti e forte con i deboli. Napoli non abbandonerà le donne e gli uomini della Whirpool di via Argine e lotterà per sempre al loro fianco".