Mercoledì 24 Aprile 2024

Roma, vasi e pentole di acqua calda contro poliziotti e vigili del fuoco

In arresto padre e figlio. L’intervento della polizia dopo una lite in famiglia a Casalotti.

Polizia

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Roma, 24 agosto 2022 - Vasi e pentole di acqua calda lanciati dal balcone contro poliziotti e vigili del fuoco intervenuti per una lite in famiglia. E' quanto accaduto ieri in un appartamento nel quartiere Casalotti a Roma e oggi padre e figlio, entrambi italiani, arrestati ieri pomeriggio dalla Polizia, sono comparsi davanti al giudice per la convalida dell'arresto.

Tutto è  iniziato nella mattinata di ieri quando la polizia è intervenuta per la lite tra padre e figlio, intervento che si è ripetuto nel pomeriggio quando il padre per impedire agli agenti di entrare in casa ha iniziato, supportato dal figlio, a minacciarli e ha lanciato vasi, pentole di acqua calda, pezzi di bicicletta dal balcone, brandendo anche un coltello. "Se non ve ne andate faccio esplodere casa", avrebbe detto l'uomo agli agenti. 

"Ieri mattina ho discusso con mio figlio, sono anni che non esce di casa, si chiude in se stesso, e spesso litighiamo - ha raccontato in aula il padre di 59 anni durante l'udienza di convalida a piazzale Clodio - sono stato io a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine in mattinata: è arrivata la polizia, li ho fatti salire e loro hanno chiamato l'ambulanza. Sembrava fosse finita lì poi al ritorno dal commissariato a casa ho visto polizia, vigili del fuoco e ho avuto paura per mio figlio, non volevo che gli facessero un Tso  (Trattamento sanitario obbligatorio). Allora sono salito a casa e mi sono messo sul balcone dove ho lanciato vasi, acqua, pezzi di bicicletta. Chiedo scusa". 

In aula è stato sentito anche il figlio, un ragazzo di 27 anni, che rispondendo alle domande del giudice ha raccontato di aver discusso con il padre e poi di "avergli fatto da spalla". Per entrambi il pm Mario Pesci ha chiesto la convalida dell'arresto e per il padre l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Richieste accolte dal giudice che ha disposto il processo per il prossimo novembre.