Vaccini sui bambini, nel Lazio si parte il 16 dicembre. Ieraci: "Prenotazioni in anticipo"

Il dosaggio previsto per la fascia 5-11 anni è di 10 microgrammi in due somministrazioni a distanza di 21 giorni. Il 15 arriveranno le forniture

Vaccinazioni, vaccino: foto generica (Ansa)

Vaccinazioni, vaccino: foto generica (Ansa)

Roma, 7 dicembre 2021 – Il Lazio sta scaldando i motori, la macchina vaccinale è pronta con le prime dosi sui bambini. Il 16 dicembre si parte anche nel Lazio, mentre lunedì prossimo la Regione chiamerà a raccolta i pediatrici per un webinar con le organizzazioni sindacali. Nel mirino, i bambini dai 5 agli 11 anni.

"È tutto pronto, partiremo il 13 dicembre con le prenotazioni e il 16 con le somministrazioni, e lo stesso lunedì 13 faremo un webinar con le organizzazioni sindacali pediatriche per spingere e preparare i pediatri di famiglia, perché sono loro gli attori principali", dice l’infettivologo Roberto Ieraci, responsabile della strategia vaccinale del Lazio, che spiega come sarà strutturata la campagna per l'immunizzazione che attende i più piccoli, dopo il parere positivo di Ema ed Aifa al vaccino con il farmaco ad Rna.

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"Dai dati che arrivano da Israele e Stati Uniti – continua Ieraci – il vaccino è indiscutibilmente sicuro ed efficace, con il dosaggio previsto di 10 microgrammi in due somministrazioni a distanza di 21 giorni e un flacone distinto da quelli per gli adulti, che sarà caratterizzato dal tappo arancione. Siamo in anticipo sulle prenotazioni, ma le somministrazioni partiranno solo il 16 dicembre – tiene a precisare l'infettivologo – come nel resto del Paese. Il 15 riceveremo le dosi previste per la nostra Regione dalla struttura commissariale del generale Figliuolo, ma ancora non sappiamo quante saranno”.

Bambini a rischio

In questa fase, c’è molta attenzione sui bambini. “Sappiamo che il Covid sta colpendo anche in modo serio diversi bambini nell'età ora interessata dal vaccino e questo sta accadendo in tutto il mondo. Anzi – avverte il responsabile vaccinale del Lazio – si stanno ammalando molto di più dei loro fratelli più grandi, adolescenti, i quali sono più protetti avendo ricevuto per circa il 70% il vaccino a ciclo completo".

La fascia di età 5-11 anni "è particolare e necessita di grande attenzione informativa e comunicativa", ricorda Ieraci che aggiunge: "Per questo dobbiamo avere tutte le accortezze e dare tutte le informazioni, a partire da uno studio del British Medical Journal che ha analizzato gli effetti post vaccino e la sicurezza del farmaco nei bambini rilevando che la tollerabilità è molto alta e altrettanto l'efficacia".