Martedì 16 Aprile 2024

Usura e caro bollette: salva la lavanderia a Fonte Laurentina a rischio chiusura

L'intervento della Regione Lazio. Osservatorio per la legalità, Cioffredi: "Denunciate, le istituzioni sono al vostro fianco"

Roma, 8 novembre 2022 - Una storia a lieto fine quella che arriva da Roma in tempi di crisi economica e crescente sfiducia nelle istituzioni.  Protagonista il titolare di una lavanderia a Fonte Laurentina, finito prima tra le mani degli usurai e dei Casamonica e poi nelle sabbie mobili del caro bollette. Quando si è visto recapitare una bolletta da 8.400 euro per i mesi di agosto, settembre e ottobre, Antonio Diana ha chiesto una rateizzazione al gestore, che però si è detto disponibile a dividere al massimo in due rate da 4.130 e ha staccato immediatamente la corrente. 

Usurai e caro bollette soffocano l'attività

Della vicenda si è occupata la Regione Lazio, con il Presidente dell'Osservatorio per la legalità, Gianpiero Cioffredi: "Questa mattina insieme al Presidente Zingaretti siamo intervenuti tempestivamente per scongiurare la chiusura della lavanderia del signor Antonio Diana, già vittima di usura da parte di esponenti del clan dei Casamonica. Lo abbiamo potuto fare perché in questi anni abbiamo rafforzato l'impianto della legge regionale antiusura per essere in grado di rispondere con efficacia al dramma delle vittime, e non lasciarle sole con misure concrete come sussidi a fondo perduto, garanzie bancarie, assistenza psicologica e legale raddoppiando il Fondo Regionale Antiusura". 

Antonio Diana, 52 anni, nel 2010 trovò la forza per denunciare e mandare in carcere i tre strozzini legati ai Casamonica e ai casalesi che lo minacciavano. Il ministero dell'Interno gli assegnò un fondo di 150 mila euro per rifondare un'attività commerciale. Al negozio aperto nel 2020 nel quartiere di Fonte Laurentina è stata di recente staccata la corrente è Diana ha dovuto tirare giù la saracinesca dell'attività.

L'intervento della Regione Lazio

Tutte le azioni contro l'usura sono state possibili grazie ad un lavoro di condivisione con le associazioni e le fondazioni antiusura del Lazio. "In questo caso abbiamo chiesto all'Ambulatorio Antiusura di utilizzare le risorse del Fondo Regionale per sanare subito la situazione di Antonio Diana. La crisi economica devastante sta spingendo piccoli imprenditori e famiglie a ricorrere agli usurai anche per piccole somme. La criminalità organizzata ha fatto di questa attività un ramo fondamentale del suo agire avendo la possibilità di riciclare gli immensi proventi del traffico di droga o del gioco d'azzardo, e in tal modo penetrando a fondo nel tessuto dell'economia legale. Diciamo a tutte le vittime di avere fiducia nelle Forze di Polizia e nella Magistratura denunciando gli usurai alle Forze di Polizia. La Regione e lo Stato saranno al vostro fianco e non vi lasceranno soli", ha aggiunto Cioffredi.

La crisi economica colpisce aziende e famiglie

L'avvocato Luigi Ciatti, presidente dell'Ambulatorio Antiusura di Confcommercio Roma aggiunge: "Si fa sempre più drammatica la crisi economica che sta colpendo aziende e famiglie, aggravata da un rincaro dei prezzi e dell'energia legati al conflitto in Ucraina. L'Ambulatorio Antiusura ha risposto positivamente alla sollecitazione della Regione di intervenire immediatamente sulla lavanderia che stava per chiudere e lancia un accorato allarme perché la situazione è peggiorata, aumentano i casi di usura e sovraindebitamento. Chi ha provato a resistere ora è allo stremo. Si rivolgono a noi per chiedere aiuto. C'è chi crede sia giusto denunciare ma, purtroppo, sono ancora troppi quelli che non hanno fiducia in questa arma di difesa".