Ucraina, "Stop alla guerra": il corteo per la pace a Roma / FOTO e VIDEO

Migliaia di persone nel centro della Capitale contro il conflitto alla manifestazione delle Rete italiana Pace e disarmo a cui hanno aderito sindacati e associazioni. Landini: "Penso a Gino Strada che oggi è qui con noi"

Roma, 5 marzo 2022  - Stop alla guerra in Ucraina. Lo slogan ripetuto nei diversi striscioni del corteo  partito oggi 5 maggio da piazza della Repubblica alle 13.30 che in questo momento sta percorrendo via Cavour. La manifestazione indetta da Cgil, Rete Italian Pace e Disarmo e tantissime altre associazioni per Europe for peace, sta sfilando con studenti, sindacati e associazioni. Attese piu di 50 mila persone con la chiusura prevista a piazza San Giovanni dove ci saranno dal palco diversi interventi tra cui quello del segretario generale della Cgil Maurizio Landini. 

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"Bisogna fermare la guerra, chiedere l'intervento dell'Onu, che sia presente al tavolo delle trattative. La strada non è l'invio delle armi, ma il ricorso alla massima diplomazia". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal corteo. "Non possiamo accettare la guerra come strumento di relazione tra stati. Serve ogni sforzo per fermarla. È importante che il movimento sindacale e della pace sia in piazza", ha sottolineato. Sulla scelta della Cisl di non aderire alla manifestazione di oggi, "è una scelta che rispetto. È importante che le persone siano qui", ha risposto Landini. Il prossimo obiettivo è quello di organizzare una "grande giornata di mobilitazione dei lavoratori europei per fermare la guerra. Il ruolo dell'Europa è decisivo" ha aggiunto.

"Vorrei salutare a nome di tutti voi, una persona importante per tutti noi. Quella persona oggi è qui con noi, sta manifestando insieme a noi e si sta battendo. Penso a Gino Strada che è qui con noi, che ci ha insegnato cosa significa essere coerenti e dedicare tutta una vita contro la guerra" ha detto Landini, dal palco della manifestazione per la pace a San Giovanni.

Hanno aderito al corteo anche Arci, Acli, Libera, Emergency, Legambiente, Cgil, Movimento Nonviolento, Un Ponte Per, archivio Disarmo, Associazione ONG Italiane, Link 2007, Rete della Conoscenza, Anpi, Greenpeace e molte altre ancora.

'è anche l'Anei, associazione nazionale ex internati nei lager nazisti, nel corteo 'No War' partito da piazza della Repubblica  "Dove c'è guerra non può mancare la nostra presenza. Siamo qui per condannare in maniera ferma e totale l'invasione russa in Ucraina", spiega uno degli associati presente nel lungo serpentone che sta percorrendo via Merulana. 

"Oggi a Roma con il movimento pacifista italiano, con i sindacati, con le associazioni, con tutti coloro che pensano che per fermare subito l'aggressione russa, perché tacciano le armi e torni la diplomazia, occorre investire sulla pace",  afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni  durante il corteo. "Se vuoi la pace, prepara la pace- prosegue il leader di SI-, questa è l'unica strada percorribile per evitare che la guerra continui e scateni la sua furia devastante, su coloro che sono le prime vittime, cioè i civili. Si torni subito al tavolo negoziale, si imponga la diplomazia- conclude Fratoianni- per fermare questo drammatico conflitto e questa inaccettabile aggressione. E il grande successo di questa manifestazione, le decine e decine di migliaia di persone che sono in queste strade chiedono questo, qui, ora, subito".

Migliaia di persone sfilano nel centro di Roma contro la guerra in Ucraina

La manifestazione, con un  corteo partito alle 13.30 da Piazza della Repubblica a San Giovanni, è stata convocata dalla Rete italiana Pace e disarmo, con l'adesione di associazioni e sindacati. La Cisl ha deciso di non partecipare. "Cessate la guerra. Europe for Peace" è lo slogan dell'iniziativa. 

Ore 15:00, gli interventi dal palco  Un minuto di silenzio e poi in un lungo applauso. Così i tanti che si sono ritrovati in piazza San Giovanni a  Roma hanno fatto idealmente partire, dopo il  corteo, la manifestazione organizzata dalla 'Rete Pace e Disarmo contro la guerra e l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. "Siamo tantissimi a manifestare contro l'aggressione, per la pace e chiediamo: cessate fuoco", ha detto Francesca Farruggia, di Archivio e Disarmo, intervenendo per prima dal palco. "Senza distinzione di luoghi e culture - ha aggiunto - dobbiamo aiutare tutti perché non ci sono profughi di serie A e di serie B-. L'Onu deve condurre il negoziato tra le parti. No alle armi ma dobbiamo costruire i ponti per la solidarietà tra i popoli".

"Vengo dalla Siria grazie ai corridoi umanitari che hanno dato una risposta alla guerra, permettendomi di ricostruire la mia vita studiando e lavorando. Oggi vedere questa nuova guerra in Ucraina mi riapre le ferite: è la scienza della diatruzione. Crea fame, dolore, morte. Io ripudio la guerra come la ripudia anche l'Italia. Mettiamo fine alla guerra", ha detto Jasmine Abdul Azeem, rifugiata siriana, dal palco della manifestazione. Nel corso degli interventi è stato letto anche il messaggio della poetessa e artista dì Gaza Samar Malaak: "Ho 22 anni e sono cresciuta sotto l'occupazione israeliana e voglio esprimere lamia solidarietà al popolo ucraino. Prego e spero che la guerrafinisca e le future generazioni possano vivere in pace ovunque nel mondo, come in Afghanistan Iraq, Siria, Palestina, Yemen". Raffaella Chiodo Karpinsky, attivista di origini russe, dichiara: "Avrebbe dovuto esserci oggi il video messaggio delle donne russe, la Rete delle madri dei soldati composta anche da ucraine e dalle bielorusse, e questo dice molto. Il fatto che non abbiano potuto mandare il video dice anche tanto sulla censura. Raccontano- continua l'attivista- storie terribili di ciò che accade ai loro figli, ma anche ai giornalisti e alle giornaliste, che hanno combattuto anche in solitudine purtroppo in questi anni".