Roma turismo, hotel in crisi, sit-in dei lavoratori: “Pronti alla sciopero della fame"

Presidio dei dipendenti di Sheraton, Cicerone e Majestic chiusi da tempo a causa della pandemia. Sono 242 i lavoratori a rischio licenziamento

Presidio dei lavoratori a rischio licenziamento

Presidio dei lavoratori a rischio licenziamento

Roma, 19 gennaio 2022 - Gli hotel della Capitale pronti ai licenziamenti Duecentoquarantadue licenziamenti pronti a scattare a breve. Un tavolo in corso, questo pomeriggio alla sede della Federalberghi, per evitare almeno i 164 previsti dal managment dello Sheraton. E decine di lavoratori in presidio a villa Borghese, sul piazzale che si trova proprio davanti all'entrata del palazzo dell'associazione di categoria dove si sta consumando la trattativa, a chiedere insieme a Cgil, Cisl e Uil il mantenimento dei posti di lavoro per i dipendenti a rischio dei tre hotel al centro della vertenza: il Cicerone, il Majestic e lo stesso Sheraton.

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E' stato un pomeriggio di lotta quello di oggi per i lavoratori del comparto turismo di Roma. Con alcuni dipendenti che hanno annunciato di essere pronti "allo sciopero della fame per salvare il posto di lavoro". La vicenda è nota: Sheraton, Majestic e Cicerone, chiusi da tempo a causa degli effetti della pandemia, hanno recentemente annunciato rispettivamente 164, 47 e 31 licenziamenti in vista dei lavori di ristrutturazione delle relative strutture.

Lo Sheraton ha una previsione di riapertura per marzo 2023, il Cicerone entro il 2022 mentre il Majestic, a quanto filtra da fonti sindacali, sarebbe stato venduto ad un fondo ancora non identificato che poi dovrebbe affidare la futura gestione ad un nuovo gruppo alberghiero. Le tre strutture non chiuderanno, per questo i sindacati hanno chiesto alle proprietà, questo pomeriggio, di fermare i licenziamenti. E con loro anche gli assessori comunali al Lavoro, Claudia Pratelli, e al

Turismo, Alessandro Onorato, e quello regionale al Lavoro, Claudio di Berardino, scesi in piazza con i lavoratori.

Duecentoquarantadue licenziamenti pronti a scattare a breve negli hotel di Roma
Duecentoquarantadue licenziamenti pronti a scattare a breve negli hotel di Roma

Onorato: “Roma da sola non ce la fa”

"Roma Capitale non vuole assistere passiva agli eventi - ha detto Onorato nel corso del presidio -. Vogliamo dire chiaramente che il conto più salato di questa crisi lo stanno pagando le città d'arte. Roma da sola, nonostante la collaborazione della Regione Lazio, non ce la può fare. Per questo abbiamo convocato una seduta straordinaria dell'Assemblea capitolina che si terrà non prima di 15 giorni.

“Abbiamo chiesto e otterremo, credo, la presenza dei ministri del Turismo e del Lavoro – aggiunge l’assessore -. Ci hanno dato ampie rassicurazioni che ci saranno. In quell'occasione faremo capire a livello nazionale i problemi del settore. Non chiediamo l'elemosina ma un aiuto temporaneo e straordinario, e siamo convinti che a pandemia conclusa Roma tornerà presto a 19 milioni di turisti, tra l'altro numeri molto sottostimati".