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Crediti ceduti a terzi: danni per 10 milioni a Poste Italiane
I crediti ottenuti sono stati anche ceduti ad altre aziende e soggetti terzi, rimasti danneggiati dalla presunta truffa, tra cui Poste Italiane, a cui erano finiti 10 milioni. Da qui è scattato il sequestro preventivo d'urgenza disposto dai pm della Capitale, che ha bloccato anche il sito internet attraverso cui la società promuoveva la propria attività.
In 10 mesi 'acquistati' crediti per 110 milioni di euro e venduti prr 44 milioni
Nei primi dieci mesi del 2021, l`impresa ha acquistato crediti di imposta per un valore nominale di oltre 110 milioni di euro da una moltitudine di soggetti i quali però, "in base ai preliminari riscontri, risulterebbero privi di consistenza imprenditoriale o, comunque, non potrebbero beneficiare delle menzionate agevolazioni
fiscali".
Sequestro d'urgenza per "interrompere la circolazione dei crediti"
Così, "con l'obiettivo di interrompere la circolazione dei crediti sui quali sussistono gravi indizi di fittizietà e individuare i responsabili dell`ipotizzata truffa - finalizzata a frodare sia i terzi in buona fede, sia l`Erario - la Procura della Repubblica di
Roma ha emesso la misura cautelare d`urgenza, relativa alle quote societarie e al patrimonio aziendale della società romana, al sito internet attraverso il quale essa promuoveva la propria attività e all`intero ammontare dei crediti di cui la stessa è tuttora titolare o che ha già ceduto".
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