Martedì 23 Aprile 2024

Trapianti Bambino Gesù, cuore trasportato a temperatura controllata: prima volta in Italia

Una tecnica innovativa mai usata in Italia in ambito pediatrico. Ecco in cosa consiste il sistema e quali sono i vantaggi

Trasporto di organi per i trapianti

Trasporto di organi per i trapianti

Roma, 4 luglio 2022 – È stato salvato da un piccolo cuore di soli 60 grammi, trapiantato nel corpo di un bambino con una tecnica unica in Italia a livello pediatrico. Il cuore è arrivato a Roma con un innovativo sistema di trasporto a temperatura controllata: 5 gradi costanti per tutto il viaggio. Zero sbalzi termici: se i gradi si fossero abbassati, il cuore avrebbe accusato dei danni cellulari. Il cuoricino è stato geolocalizzato e quindi monitorato dai medici, minuto per minuto, attraverso una App.

Il bambino che ha ricevuto l'organo era affetto da una grave miocardiopatia restrittiva, per questo era ricoverato da mesi all’ospedale romano Bambino Gesù. Il piccolo – che nel percorso è stato aiutato anche da un dispositivo di assistenza meccanica, ovvero un cuore artificiale – è già stato dimesso e le sue condizioni attuali sono buone.

Sommario:

Quali vantaggi?

Quello del Bambino Gesù è stato il primo trasporto a temperatura controllata in Italia di un cuore destinato al trapianto per un bambino. Il sistema è già in uso in alcuni ospedali europei, mentre in Italia è stato utilizzato in qualche occasione unicamente per il trasporto di organi per adulti: ecco in cosa consiste questa tecnica innovativa.

Con una temperatura di 5 gradi, costanti per tutto il viaggio, il cuore espiantato è stato protetto del rischio di un congelamento, che lo avrebbe irrimediabilmente danneggiato. “Il vantaggio più rilevante – spiega Antonio Amodeo, responsabile trapianti del Bambino Gesù – è che all'interno di questo sistema non si arriva mai a temperature al di sotto dei 2 gradi, come può avvenire nel trasporto tradizionale. Il sistema previene il rischio di congelamento di parti della superficie del cuore, mantenendo costante la temperatura dell'intero organo. È accertato, infatti, che temperature sotto i 2 gradi provocano danni alla struttura cellulare del cuore”.

“L'Ospedale Bambino Gesù – conclude Amodeo – ha scelto di investire nelle tecnologie più avanzate, così come nella ricerca scientifica, perché è enorme la responsabilità di dare risposte alle famiglie con un figlio malato che vivono il dramma delle liste d'attesa per il trapianto di cuore. La nostra responsabilità si estende allo stesso modo alle famiglie dei donatori, la cui grande generosità è un dono prezioso da non mettere mai a rischio”.

D’Amato: “Lazio regione leader per i trapianti”

"È stato realizzato il primo trapianto in Italia, a livello pediatrico, utilizzando la tecnica del trasporto del cuore a temperatura controllata. Questo ha permesso di salvare la vita di un bimbo, ricoverato da mesi presso l'ospedale pediatrico Bambino Gesù”, annuncia l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato.

“Il Lazio si conferma regione leader per i trapianti'', sottolinea D’Amato. “Voglio rivolgere un ringraziamento – continua – a tutte le equipe mediche che hanno reso possibile questo intervento e il trasporto dell'organo. La donazione è un gesto d'amore e permette di salvare vite e in questo caso la vita di un piccolo paziente”.

In cosa consiste la tecnica

Il sistema di trasporto cardiaco a temperatura controllata “SherpaPak Cts”, sviluppato già da qualche anno da un'azienda statunitense e approvato da Fda negli Stati Uniti e con marchio Ce nell'Unione europea, è costituito da più componenti. La parte più esterna consiste in un vettore per il trasporto che contiene vari elementi di imballaggio a temperatura controllata. Al centro del sistema, c'è un guscio rigido nel quale il cuore è immerso e sospeso in una soluzione di conservazione a freddo per il trasporto di cuori di donatori.

La presenza di ghiaccio secco all'esterno del contenitore assicura una temperatura costante intorno ai 5 gradi centigradi, evitando un eccessivo raffreddamento del cuore che potrebbe comportare danni cellulari. Un registratore di dati monitora e visualizza la temperatura della soluzione in cui è immerso il cuore durante il trasporto tra le sale operatorie e consente al team medico coinvolto nel trapianto di controllarla lungo tutto il percorso. Esistono dispositivi simili anche per il trasporto di altri organi: polmone e fegato.