Giovedì 18 Aprile 2024

Tirocinante all'Umberto I: "Violentata da un infermiere". L'azienda lo sospende

La 20enne ha raccontato di essere stata stuprata in uno sgabuzzino durante il turno di notte. L'uomo ha 55 anni. Si indaga per violenza sessuale aggravata

Roma, 28 ottobre 2022 – Violenza sessuale in ospedale, una giovane tirocinante sarebbe stata stuprata da un infermiere durante il turno di notte. La vittima ha 20 anni, l'infermiere che ha abusato è un 55enne. L’uomo è stato denunciato per abusi, la violenza sarebbe stata consumata due notti fa in uno sgabuzzino della neurologia del Policlinico Umberto I di Roma. Oggi l'infermiere è essere stato ascoltato dalle forze dell'ordine, per poi essere rilasciato in attesa si sviluppi sulle indagini. Si indaga per violenza sessuale aggravata, la polizia ha effettuato un sopralluogo in ospedale alla ricerca di elementi utili all'inchiesta. 

L’ospedale ha sospeso il lavoratore indagato, stamattina il direttore generale Fabrizio d'Alba ha “depositato una denuncia-querela contro l’infermiere accusato di stupro”. L’Ordine professionale sta valutando di “costituirsi di parte civile”. Solidarietà alla ragazza.Un altro stupro a Roma in poche settimane, la violenza maschile contro le donne è sempre più diffusa e dobbiamo alzare subito il tiro: basta molestie, basta violenze, basta parole”. A dirlo sono le residenti delle Commissioni alle Pari opportunità di Roma, Michela Cicculli, e del Lazio, Eleonora Mattia.

Il policlinico Umberto I di Roma
Il policlinico Umberto I di Roma

D'Amato: "Tradito il codice deontologico"

Sulla violenza choc, avvenuta nell'ospedale romano, interviene l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato."Non appena informato del gravissimo episodio – dice D’Amato – ho chiesto all'azienda ospedaliera universitaria Policlinico Umberto I di adottare provvedimenti immediati e proporzionali alla gravità dell'accaduto. Andrà coinvolto anche l'ordine professionale per assumere tutte le opportune iniziative. Si è tradito il codice deontologico ed è inaccettabile. Alla vittima deve essere dato tutto il sostegno di natura psicologica e di tutela legale. L'azienda deve costituirsi parte civile", conclude l’assessore regionale alla partita.

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L’ospedale: “Infermiere sospeso, sostegno alla ragazza”

L’azienda ospedaliera ha depositato questa mattina una denuncia-querela contro l’infermiere accusato di stupro. A renderlo noto è il direttore generale del Policlinico Umberto I, Fabrizio d'Alba, spiegando che nella vicenda l'azienda è parte lesa. "Il responsabile indicato dalla vittima è stato identificato e denunciato all'autorità giudiziaria – continua – mentre l'azienda ha provveduto ad avviare il procedimento di sospensione immediata dal servizio".

"Quanto accaduto – aggiunge il Dg – è gravissimo e intollerabile perché, oltre ad aver colpito in modo ignobile una giovane donna in servizio perché tirocinante della sua futura professione, colpisce e diffama un'intera categoria di operatori. Lavoratori della sanità che quotidianamente all'interno dei reparti del nostro ospedale si impegnano per la cura delle persone e non per atti di violenza contro le donne". Ma non solo. "L'immediata denuncia – precisa d'Alba – è solo il primo passo a tutela del nostro ospedale e soprattutto per la difesa e il sostegno della ragazza violentata che non sarà da sola ad affrontare un percorso giudiziario e personale molto difficile. A lei voglio esprimere la mia vicinanza, la mia solidarietà e l'affetto, condividendo questi momenti di dolore e sofferenza".

L’Ordine: “Pronti a prendere provvedimenti”

“Pronti a prendere tutti i provvedimenti nostra competenza”, così l’Ordine degli infermiere scende in campo contro il dipendente del Policlinico accusato di stupro in ospedale. ''Apprendiamo del gravissimo episodio di violenza sessuale dice il presidente dell’Ordine, Maurizio Zega denunciato e accaduto al Policlinico Umberto I di Roma ai danni di una studentessa del corso di laurea in Infermieristica, vittima di uno stupro di cui sarebbe responsabile un infermiere dello stesso ospedale. La nostra sgomenta e piena solidarietà alla vittima”.