Martedì 16 Aprile 2024

Roma termovalorizzatore, la "svolta" Gualtieri sui rifiuti: favorevoli e contrari

A 24 ore dall'annuncio del sindaco è già battaglia. A guidare il fronte del no sono soprattutto il M5s, la Cgil cittadina e Legambiente

Roma rifiuti (immagini di repertorio)

Roma rifiuti (immagini di repertorio)

Roma, 21 aprile 2022 - La svolta sui rifiuti annunciata ieri dal sindaco Roberto Gualtieri, con il progetto di realizzare un termovalorizzatore a Roma, fa già discutere. Il progetto ha creato due fronti contrapposti, da una parte i favorevoli e dall'altra i contrari, che scompongono maggioranza e opposizioni in Campidoglio e Regione Lazio e creano intese trasversali. Si tratta di una decisione che apre un dibattito destinato a durare mesi. Perchè la scelta operata dal sindaco potenzialmente può rompere un tabu della politica romana, da anni impantanata nella discussione sterile su dove realizzare una nuova discarica, senza riuscire a realizzarla nè a creare nuovi impianti. 

Il sindaco ha incassato il sì del Pd, con in testa il segretario Enrico Letta, e del governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Si registrano alcuni mal di pancia tra i dem romani, dove diversi esponenti non hanno apprezzato il metodo di scelta, con la comunicazione ai consiglieri fatta solo poco prima di entrare in Assemblea Capitolina. Mentre gli altri gruppi di maggioranza, pur con alcuni distinguo sulla richiesta di un percorso partecipativo, hanno sostenuto il progetto. E' arrivata però una contrarietà esplicita dai consiglieri del cartello Sinistra Civica Ecologista e anche da Europa Verde che ha sollevato perplessità sul tipo di impianti. Ma Gualtieri allontana subito le ipotetiche nubi e sottolinea che "la maggioranza è compatta" confidando poi nel "dialogo per una maggiore compattezza".

In Aula le contrarietà tra la maggioranza, in teoria, possono pesare 3 voti. Gualtieri però trova una sponda tra le opposizioni, dove lista Calenda e Lega sono favorevoli all'ipotesi di un termovalorizzatore. A guidare il fronte del no al termovalorizzatore al momento sono soprattutto il M5s, la Cgil cittadina e Legambiente. 

Il Movimento vive la situazione singolare di essere in maggioranza in Regione, assieme al Pd a sostegno di Nicola Zingaretti, ma all'opposizione in Campidoglio del dem Gualtieri, con l'ex sindaca Virginia Raggi che oggi ha ribadito come proprio il piano regionale dei rifiuti non preveda un impianto di quel tipo per la Capitale. L'ipotesi progettuale, però, con una possibile deroga al piano in virtù dei poteri commissariali conferiti al sindaco in vista del Giubileo del 2025, potrebbe consentire di scavalcare il difficile passaggio nel parlamentino regionale del Lazio e in Assemblea Capitolina.

Un'ipotesi sulla quale secondo FdI si consuma un "bullismo politico da parte del sindaco Gualtieri" nei confronti di Zingaretti. La Cgil cittadina, invece, sostiene che ieri si sia consumato uno "strappo con la città". Il segretario romano Natale Di Cola argomenta: "Non abbiamo imparato nulla dalla storia, dopo la mega discarica che ha lasciato Roma una gestione medievale dei rifiuti con il mega inceneritore ci aspettano altri trenta anni di arretratezza". Mentre Legambiente parla di: "Una scelta totalmente sbagliata e contraria alle politiche ambientaliste"