Allarme stupro a Roma: due negli ultimi quattro giorni

Vittime una donna di 40 anni (venerdì notte), e un ragazzo di 22 (quasi all’alba di domenica)

A Roma due casi di stupro negli ultimi quattro giorni

A Roma due casi di stupro negli ultimi quattro giorni

Roma, 4 ottobrre 2022 - Due stupri in quattro giorni. Una pessima pubblicità nella Capitale zeppa di turisti e studenti stranieri. E soprattutto una tragedia doppia che crea allarme diffuso in tutta la città, e non solo nei quartieri teatro delle violenze. Vittime una donna di 40 anni (venerdì notte), e un ragazzo di 22 (quasi all’alba di domenica). Storie orribili come tutte quelle di violenza sessuale, ma, se possibile, ancor più scioccanti per la dinamica di assoluta casualità.

Sono le 5 di mattina nel quartiere San Lorenzo, zona di malamovida giovanile ad alto tasso di presenza straniera vicino alla Stazione Termini. Un 22enne cammina sul marciapiede. Sta andando verso casa, dopo che il monopattino elettrico preso a noleggio l’ha piantato per strada, al ritorno da una serata con gli amici in zona Colosseo. È un attimo. Tre aggressori accerchiano il giovane. La gang gli intima di consegnare il bancomat e poi di effettuare un prelievo, ma lo sportello tra via dei Luceri e via Tiburtina purtroppo non funziona. E così, forse per assurda vendetta, forse per efferato copione, scatta lo stupro nell’androne di un palazzo. Nessuno sente le grida. La polizia preleva le tracce di Dna del terzetto, in apparenza tutto di nordafricani. «Tre furie», riferisce il giovane sotto choc agli inquirenti del Commissariato San Lorenzo.

Anche nell’efferato precedente di venerdì 30 settembre alla Garbatella (il quartiere storico di Giorgia Meloni) l’imprevedibilità dei fatti e la loro piena collocazione urbana, in una zona di locali e ristoranti, aumentano la preoccupazione della gente. "Esco a prendere una cosa in auto e torno, ci metto pochi secondi", dice la 40enne – di lì a poco vittima – all’amica con cui trascorre la serata. Si avvia verso la macchina parcheggiata a una manciata di metri dal locale. Ma con un’azione fulminea un uomo sbucato da chissà dove la strattona e la costringe a entrare in macchina dove, nonostante le urla nessuno raccoglie l’allarme e si consuma la violenza. Sono le 23.30. È l’amica, insospettitasi per il ritardo, ad accorrere trovando la donna in lacrime mentre l’uomo si sta dando alla fuga. Scattano gli accertamenti ospedalieri, l’immediata denuncia e le indagini di polizia. La scientifica fa il suo lavoro mentre gli inquirenti setacciano le telecamere dell’area. L’identikit fornito dalla vittima e dall’amica descrive un soggetto dalla carnagione olivastra, con un giubbotto rosso e tratti nordafricani. Nella fuga, il violentatore lascia in macchina lo smartphone. Se è davvero il suo (e non il bottino di un furto) la caccia all’uomo potrebbe essere più rapida.

Nel 2022, secondo i dati della Prefettura, il totale delle violenze sessuali a Roma e provincia, tra le mura domestiche o in strada, è quasi dimezzato: 244 (a ieri) contro i 417 casi del 2021. Ma i numeri restano comunque impressionanti. Secondo la criminologa Roberta Bruzzone, «dobbiamo aspettarci una città più pericolosa ma non in aree particolari: le violenze possono colpire ovunque e chiunque». Il prefetto Matteo Piantedosi, tra i candidati per il Viminale, la pensa diversamente e affida a polizia, carabinieri e guardia di finanza una mappatura delle aree più a rischio anche in base alle segnalazioni dei cittadini sui social. E dove emergessero maggiori criticità il Comune installerà nuove telecamere di sorveglianza: impegno preso pubblicamente, per conto del sindaco Roberto Gualtieri, dall’assessore alle Pari opportunità Monica Lucarelli. Un primo tentativo di restituire agibilità e protezione a un contesto urbano fortemente degradato. Domani, 5 ottobre, Piantedosi tirerà le somme dei primi interventi operativi anti-stupro nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.