
Roma, 4 maggio 2023 - In occasione del 44esimo anniversario della morte del maresciallo di pubblica sicurezza Antonio Mea e dell'appuntato Pierino Ollanu, ieri il Questore di Roma, Carmine Belfiore, accompagnato dal Cappellano della Questura ha deposto due corone di alloro a nome del Capo della Polizia Prefetto Lamberto Giannini.
I due poliziotti, allora Guardie di Pubblica Sicurezza, furono trucidati da un commando terroristico, composto da 13 appartenenti alle Brigate Rosse, che il 3 maggio del 1979 attaccarono la sede del Comitato regionale Lazio della Dc in piazza Nicosia.
Cosa è accaduto
I brigatisti - ricorda in una nota la Questura di Roma -, agirono divisi in tre gruppi. Due gruppi fecero irruzione all'interno dell'edificio e, dopo aver immobilizzato i presenti, vi collocarono 4 ordigni esplosivi per poi scappare con documenti riservati. Uno di loro rimase all'esterno, davanti all'ingresso, per contrastare eventuali interventi delle Forze dell'Ordine. La volante della polizia con a bordo il maresciallo Antonio Mea e l'appuntato Pierino Ollanu, fu la prima a giungere sul posto e venne colpita da sventagliate di mitra non appena sotto tiro. Antonio Mea morì sul colpo, mentre Pierino Ollanu, trasportato in ospedale, morì alcuni giorni dopo a seguito delle ferite riportate. Un terzo agente, componente della pattuglia, la guardia Vincenzo Ammirata, rimase gravemente ferito. Le indagini svolte dalla Digos consentirono di individuare tutti i componenti dell'attentato che vennero arrestati e condannati all'ergastolo.
Lapide commemorativa
Una corona di alloro è stata deposta sulla lapide commemorativa presente in piazza Nicosia e, un mazzo di fiori, su quella posta all'interno del Commissariato Trevi Campo Marzio, dove i due poliziotti prestavano servizio. Alla cerimonia hanno partecipato i familiari delle vittime, l'agente che rimase ferito nell'attentato, Vincenzo Ammirata, e rappresentanti delle altre Forze dell'Ordine e delle Istituzioni.