Giovedì 12 Giugno 2025
MANUEL MINGUZZI
Roma

Alcaraz non lascia scampo a Sinner: vince gli Internazionali di Roma 7-6 6-1

Lo spagnolo è il nuovo re del Foro Italico. Yannik è stato in grado di lottare solo nel primo set. Peccato per due palle break lasciate per strada nel momento decisivo. Ora rotta verso il Roland Garros per la rivincita

Carlos Alcaraz e Yannik Sinner alla premiazione degli Internazionali di Roma (Ansa)

Carlos Alcaraz e Yannik Sinner alla premiazione degli Internazionali di Roma (Ansa)

Roma, 18 maggio 2025 – È durata un set la finale di Jannik Sinner a Roma. I tre mesi di inattività si sono fatti sentire e Carlos Alcaraz ne ha approfittato, da campione quale è. Sinner ha lottato nel primo parziale, deciso da due palle break mancate per evitare il tiebreak, poi vinto dallo spagnolo, mentre nel secondo set non c'è stata partita e il calo di Jannik è stato netto, ma fisiologico. Lo spagnolo è dunque il nuovo re di Roma per 7-6 6-1 e rimanda l'appuntamento italiano con la storia che dura ormai da troppo tempo. Ma, come primo torneo dalla ripresa, Sinner può essere soddisfatto del percorso svolto. Ora tutte le attenzioni sul Roland Garros.

La partita

Sfida sublime tra i due fenomeni del tennis mondiale. La nuova generazione ha preso possesso di tutto e questa è la sublimazione di una sfida che, nel lungo periodo, può ricalcare le orme di quelle storiche tra Nadal e Federer. Prima c’era la Fedal, oggi abbiamo la Sinneraz. Carlitos si portava dietro tre vittorie di fila contro Jannik, un fattore. Sinner deve ovviamente basare il suo gioco sulle prime di servizio ed evitare che Alcaraz lo costringa a una difesa eccessiva, ma anche sullo scambio lungo sa farsi valere, ma d’altronde due giocatori così hanno pochissimi punti deboli. Peccato, però, che lo spettacolo duri solo un set. Ci si attendeva equilibrio, e c’è stato, ma Sinner ha pagato la lunga inattività del secondo.

Bel primo parziale. Jannik tiene la battuta nel primo game, senza soffrire troppo, mentre Alcaraz deve difenderla ai vantaggi: 1-1. Si seguono i servizi, Sinner appare molto centrato con il diritto, subito un paio di accelerazioni devastanti, Alcaraz risponde, anche con gli ace: 2-2. Il quinto game è quello più lavorato per Sinner, costretto dallo spagnolo ai vantaggi, anche a causa di una tattica aggressiva dell’avversario in risposta. Arriva anche la prima palla break, ma l’italiano annulla con un bel servizio, poi splendido rovescio incrociato e scambio lungo vinto sulla diagonale sinistra: 3-2. I giocatori si sciolgono e arrivano anche colpi di grande qualità, come le smorzate, che entrambi usano per cambiare il ritmo. Jannik non ha comunque chance di break e Carlos impatta: 3-3. Il settimo game vede Sinner dover lottare ancora, ma un grande scambio chiuso con un rovescio lungo linea evita la palla break e la prima di servizio successiva vale il 4-3. Ma Alcaraz è molto solido e non ha problemi a tenere il game successivo, attaccando in chop e costringendo Sinner al passante in corridoio. Si giunge alle battute decisive del primo set. Jannik non si fa prendere dalla tensione nel nono game e sale 5-4. Sinner non si crea occasioni al gioco successivo, con Alcaraz senza problemi al servizio, così si arriva al 5 pari. Non ci sono tentennamenti, l’equilibrio regna sovrano e i servizi comandano: 6-5 Sinner. Nel dodicesimo game l’occasione, con Sinner che ha due set point ma commette qualche errore di troppo, soprattutto su un rovescio lungo linea, così Alcaraz annulla, risale e manda tutto al tiebreak. È il momento decisivo di tutta la partita. Qui, purtroppo, la spunta Alcaraz, che approccia con un 3-0 netto, poi Jannik riesce ad accorciare sul 4-3, ma un nastro beffardo lo condanna e il primo set è di Carlos con uno scambio ravvicinato a rete.

Secondo set senza storia

In apertura di secondo set Sinner riesce a salire 0-30 sul servizio di Alcaraz, ma la soluzione di attacco non riesce e così lo spagnolo, anche con un rovescio incrociato memorabile, tiene la battuta e rimane avanti. E' l'inizio della fine. La situazione si ripete invertita nel game successivo, con Jannik che sembra aver perso un po’ di presa sulla partita. A differenza di prima, è l’azzurro a servire sul piatto di argento tre palle break con un brutto diritto in rete. L’equilibrio si è spezzato e al termine di un lungo scambio da fondo è ancora Alcaraz a prevalere con un sanguinoso diritto in rete di Jannik: 2-0. L’inerzia è totalmente cambiata. Di punto in bianco, Sinner inizia a sbagliare colpi, a diventare falloso oltre il lecito consentito in una partita di questo livello, mentre Alcaraz alza a dismisura il suo livello. Se il primo set è durato oltre un’ora, nel secondo in pochissimi minuti il punteggio vede Carlos avanti 3-0. Sinner prova a reagire, ma Alcaraz non glielo permette e c’è pressione anche al quarto game con un rovescio lungo linea e un pallonetto che valgono il 15-30. Poi c’è la smorzata, che chiama a rete Sinner che non controlla il colpo incrociato: 15-40. Il doppio break arriva, ma con un errore abbastanza banale dell’azzurro che manda sul nastro un colpo a campo aperto. Calo mentale e fisico, forse fisiologico dopo tre mesi di stop: 4-0.

La partita, di fatto, è finita qui. Alcaraz viaggia sulle ali dell’entusiasmo e del vantaggio, poi al servizio è ficcante, aggressivo, mentre Jannik ha spento la luce e non ritrova l’interruttore. Senza dimenticare la smorzata, che diventa un enigma inestricabile: 5-0. Sinner, per onor di firma, evita il cappotto e tiene il sesto game, ma la passerella finale è tutta dello spagnolo che chiude 7-6 6-1 in 1h43’. Carlos Alcaraz è dunque il nuovo re di Roma. Ora appuntamento al Roland Garros.

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