Martedì 23 Aprile 2024

Sfattoria degli Ultimi a Roma, stop agli abbattimenti: ma solo per 3 giorni

Congelata l'attuazione del provvedimento di abbattimento per i 130 maiali e cinghiali del rifugio in attesa di chiarimenti da parte del Tar. Non fino a metà settembre, come era stato inteso dagli animalisti, ma solo fino al 18 agosto

Sfattoria degli animali a Roma (immagine Facebook)

Sfattoria degli animali a Roma (immagine Facebook)

Roma, 14 agosto 2022 - È stato sospeso soltanto per tre giorni, il Tar delude gli animalisti e precisa che l’abbattimento è stato solo rinviato fino al 18 agosto. La decisione dei giudici è stata solo rinviata per una manciata di ore, non fino all’udienza del 14 settembre come era stato interpretato dagli attivisti della Sfattoria degli animali, depositaria di un ricorso contro la condanna a morte di centinaia di ungolati che si trovano nella zona rossa di Roma per la peste suina, ma che in realtà non sono destinati né alla macellazione e tanto meno alla filiera alimentare, visto che la Sfattoria si occupa di salvare gli animali e non di ucciderli.

"In attesa degli dempimenti istruttori", sospendendo l'abbattimento fino al 18 agosto, infatti nel decreto si legge "entro 3 giorni lavorativi dalla comunicazione del presente decreto". Pertanto, come si precisa nel decreto, viene rinviata "la decisione sull'istanza in esame all'esito degli adempimenti istruttori", perché "occorre acquisire chiarimenti in merito all'effettiva sussistenza del rischio di propagazione dell'epidemia nella struttura"; tale decisione, arriverà entro il 18 agosto, con decreto cautelare monocratico a firma del presidente di turno.

La sospensiva

Sospeso il provvedimento di abbattimento, animali salvi dall'abbattimento forzato. "Il Tar Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento di abbattimento della Asl Roma 1 ed ha fissato per il 14 settembre la data dell'udienza per approfondire la questione, ordinando alla Asl il deposito di altri documenti". Lo comunica la rappresentante legale della Sfattoria. 

"La Sfattoria degli Ultimi" per animali sfuggiti a maltrattamenti e allevamenti intensivi
"La Sfattoria degli Ultimi" per animali sfuggiti a maltrattamenti e allevamenti intensivi

Nei giorni scorsi i gestori del ricovero "La Sfattoria degli Ultimi" per animali sfuggiti a maltrattamenti e allevamenti intensivi avevano ricevuto la comunicazione dalla Asl Roma 1 circa l'abbattimento di 130 tra maiali e cinghiali. Il provvedimento nasceva dal fatto che gli animali, seppur sani, si trovano nell'area all'interno di una "zona rossa" dichiarata dall'azienda sanitaria per la peste suina.

I gestori davanti della Sfattoria degli Ultimi di Roma
I gestori davanti della Sfattoria degli Ultimi di Roma

Una decisione che aveva scatenato le proteste degli animalisti e dei gestori del santuario per gli animali, circa 200.000 le firme raccolte dalla petizione lanciata per fermare l'uccisione degli animali. 

"La battaglia è appena iniziata - proseguono dal rifugio - anche per tutti gli altri animali oggetto di attenzione delle nostre amministrazioni che hanno dichiarato una guerra ingiusta, sol perché i nostri amministratori non sono in grado di eliminare i rifiuti dalle strade di Roma, unica ragione della urbanizzazione dei cinghiali e della diffusione della Peste suina africana".