Martedì 23 Aprile 2024

Roma, sequestrati reperti archeologici di valore. Gli acquirenti: "Trovati online”

A dare l’allarme un archeologo che li ha visti scaricare di fronte a un bar. Chi li ha venduti online non era a conoscenza del valore, ma è stato denunciato per ricettazione insieme agli acquirenti

Uno dei reperti storici sequestrati

Uno dei reperti storici sequestrati

Roma, 5 giugno 2021 - Sequestrata una serie di reperti archeologici di grande valore, come un’anfora, un capitello in travertino di epoca medievale e delle statue. I titolari di un bar e di un ristorante nel quartiere Tuscolano, zona Est della Capitale, sono stati sorpresi mentre li stavano scaricando da un furgone.

La telefonata dell’archeologo

A dare l’allarme è stato un archeologo seduto proprio nel bar dove è avvenuto il sequestro. Quando ha visto scaricare da un furgone all’esterno del locale i reperti, si è reso immediatamente conto del loro valore e ha deciso di chiamare la polizia, che è giunta sul posto mentre le persone erano ancora a lavoro per vuotare il furgone.

La versione dei commercianti e della venditrice

"Cercavamo oggetti di arredo per esterni e li abbiamo acquistati on line”, si sono giustificati i due uomini, un 25enne e un 64enne, fornendo il nominativo della persona che glieli aveva venduti. 

I poliziotti hanno raggiunto la donna nella sua abitazione: si è mostrata molto sorpresa del valore degli oggetti acquistati dai due commercianti, tant'è che li aveva ceduti senza alcun compenso e contemporaneamente ha indicato altri reperti in suo possesso.

La denuncia e il sequestro

Nonostante la versione dei fatti data dai protagonisti della vicenda, sia gli acquirenti sia la venditrice sono stati denunciati per ricettazione e violazione degli articoli 175 e 176 del codice dei beni culturali e del paesaggio. I reperti storici sono stati sequestrati e un esperto dovrà stabilire il loro valore economico.