Martedì 23 Aprile 2024

Scuola, la rivolta dei presidi: "Mille istituti senza dirigenti, rischiamo il bornout"

Il sindacato DirigentiScuola ha proclamato lo stato di agitazione a partire dal 15 novembre. I presidi minacciano sciopero della fame e sit-in in tutta Italia

Mille scuole senza presidi

Mille scuole senza presidi

Roma, 25 ottobre 2021 – Dirigenti scolastici sul piede di guerra, nomine bloccati stanno lasciando mille scuole senza presidi. Proclamato lo stato di agitazione, il sindacato DirigentiScuola chiede l’intervento del ministro Bianchi per sbloccare organici, mobilità e affidamento dei nuovi incarichi. Minacciano lo sciopero della fame, si appellano al presidente Mattarella anche per “l’elevato rischio di bornout”.

La dirigenza scolastica è ancora messa ai margini dell'agenda del ministro, nessun problema posto si è riso“Mille scuole sono senza dirigenti – spiega Attilio Fratta, presidente del sindacato DirigentiScuola – per questo siamo stati costretti a impugnare il decreto ministeriale del 15 maggio scorso facendo appello al presidente della Repubblica. Non abbiamo avuto scelta, nonostante le promesse fatte dal ministero su organici, mobilità e affidamento dei nuovi incarichi, nulla è accaduto. E l'anno scolastico è iniziato, sotto questo aspetto, nel peggiore dei modi. L'unico provvedimento assunto – continua – è stato quello adottato contro la dirigenza, sottraendo oltre 370 sedi. Da quando si è insediato, abbiamo consegnato al ministro numerosi documenti inerenti le problematiche incancrenite della dirigenza e l'elevato rischio burnout dei dirigenti scolastici. È ormai impossibile far finta di niente”. Napoli, protesta di mamme e bambini: "Voglio la mia scuola", ma la Baracca non apre

Scioperi in vista negli istituti scolastici in tutta Italia. “A partire dal prossimo 15 novembre – annuncia il presidente Fratta – attueremo lo stato di agitazione proclamato, attraverso sit-in, scioperi di fame e sete a oltranza e disobbedienza civile. È ora di dire basta a questa presa in giro che si protrae ormai da anni”. E aggiunge, rivolgendosi al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi: “Caro ministro, siamo stati molto, troppo pazienti. Abbiamo atteso l'inizio dell'anno scolastico, aderendo a ogni iniziativa del ministero con grande senso di responsabilità. Abbiamo firmato il protocollo della sicurezza affinché l'anno prendesse piede nel migliore dei modi. Abbiamo aderito alla campagna sui vaccini prima e sul green pass poi. Abbiamo chiesto con molta determinazione che viale Trastevere iniziasse a prendere in mano i problemi della dirigenza scolastica. Nulla, silenzio e calma piatta. E davanti a questa situazione non possiamo fare altro che proclamare uno stato di agitazione”. Green pass a scuola per i genitori, i presidi: "Enormi problemi per i controlli"