Sabato 20 Aprile 2024

Roma, sciopero 16 dicembre: nelle piazze anche gli studenti, rilanciano gli stati generali

"Futuro non in vendita, istruzione gratuita, lavoro degno, welfare per tutti" sugli striscioni. Nella Capitale sono circa 50 gli istituti occupati.

Gli studenti allo sciopero generale convocato da CGIL e UIL

Gli studenti allo sciopero generale convocato da CGIL e UIL

Roma, 16 dicembre 2021 - Maschere bianche sul volto, a Roma come a Milano, gli studenti di Rete della Conoscenza, Unione degli Studenti e Link Coordinamento Universitario hanno raggiunto le piazze sindacali in corteo oggi 16 dicembre 2021 nell'ambito dell'agitazione nazionale indetta dai sindacati Cgil e Uil.

Sono circa 50 gli istituti della Capitale attualmente occupati dagli studenti. “Al momento ci risultano a Roma tra le 40 e le 50 occupazioni”. Lo riferisce Mario Rusconi, presidente dell'Associazione nazionale presidi di Roma interpellato sul numero delle scuole occupate a Roma.

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Studenti nelle piazze oggi 16 dicembre insieme ai sindacati. "Sono il simbolo di una generazione condannata all'invisibilità - spiegano i manifestanti - Siamo invisibili per la politica, che continua a prendere scelte che calpestano il nostro presente e il nostro futuro, siamo invisibili nelle scuole e nelle università, dove i nostri diritti non vengono riconosciuti, nei luoghi di lavoro, dove non abbiamo contratti, veniamo sfruttati e sottopagati, senza alcuna certezza sul domani".

"Futuro non in vendita - istruzione gratuita, lavoro degno, welfare per tutti" si legge sullo striscione calato dalle organizzazioni studentesche al Pincio durante la manifestazione a Piazza del Popolo. "Abbiamo portato in piazza tutta la rabbia e la voglia di cambiare di una generazione che non si arrende - dichiarano gli studenti - Non ci arrendiamo alla precarietà, allo sfruttamento, al lavoro gratuito, ai costi insostenibili dell'istruzione, all'inazione dei governi sul contrasto al cambiamento climatico, ad una politica che continua a dare a chi ha già tanto e a togliere a chi non ha niente".

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"Questo sciopero generale non è la fine, ma è il punto di partenza: nella legge di bilancio non ci sono risposte per noi, ma sappiamo che la lotta non si fermerà con l'approvazione del testo. Avremo bisogno di ritrovarci presto nelle piazze, tutti insieme: studenti, giovani, lavoratori, contro un governo che continua a fare gli interessi dei più ricchi contro tutto il resto della popolazione" concludono, rilanciando già sui prossimi appuntamenti, a partire dagli Stati Generali della Scuola, previsti per l'inizio del 2022.