Nunzia Schilirò, sospesa dal servizio la poliziotta no green pass

La vice questore è stata sospesa dal servizio e dallo stipendio in via cautelativa. Lei su Facebook: "Ho revocato la mia iscrizione al Cosap"

La poliziotta Nunzia Schillirò (Imagoeconomica)

La poliziotta Nunzia Schillirò (Imagoeconomica)

Roma, 11 ottobre 2021 - La poliziotta no green pass Nunzia Alessandra Schilirò è stata sospesa in via cautelativa dal servizio e dalle funzioni. Il provvedimento le è stato notificato oggi. La vicequestore era stata nominata dirigente del neonato sindacato Cosap ma la nomina non è servita per evitare la sospensione. Schilirò era balzata agli onori della cronaca il 25 settembre per esser salita sul palco delle manifestazioni contro il green pass a Roma in piazza San Giovanni.

Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza - Schillirò è una funzionaria in servizio alla Criminalpol - poiché la vicequestore, dopo la partecipazione alla manifestazione di San Giovanni, ha continuato a criticare pubblicamente la scelta del governo sul green pass. La misura applicata nei confronti della vicequestore prevede anche la sospensione dello stipendio mentre continuerà a percepire l'assegno alimentare.

"È stata sospesa la vicequestore Alessandra Schilirò, il provvedimento di sospensione le è stato notificato oggi. Le Forze dell'ordine sono in prima linea per tutelare le leggi dello Stato e noi sappiamo di poter contare sul loro lavoro, per la sicurezza di tutti i cittadini". Lo scrive su Twitter il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia.

La poliziotta dal canto suo commenta così la notizia sul suo profilo Facebook: "Qualcuno non vedeva l'ora di dare la notizia... Dato che la fonte non sono io, vi è un'imprecisione. Sarò sospesa da domani, non da oggi. Da oggi ho revocato la mia iscrizione al sindacato Cosap e, a giorni, conoscerete tutte le motivazioni...".

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Dopo le polemiche di settembre, Schilirò era nuovamente intervenuta subito dopo gli ultimi scontri accaduti in piazza a Roma sabato scorso: "Come cittadina e come sindacalista, chiedo l'immediata punizione dei poliziotti che hanno picchiato i manifestanti senza alcuna provocazione". Questo uno dei passi del suo intervento. 

Poi era tornata sugli scontri di sabato scorso anche con un lunghissimo post su Facebook: "Per una volta, per un minuto soltanto, mettiti nei miei panni. Ti scrivono e ti chiamano diversi colleghi e ti dicono di essere stati aggrediti da quel popolo che tu hai difeso, chiedendoti di fare un gesto di solidarietà nei loro confronti. Lo fai, perché indossi la loro stessa divisa e perché la violenza è sempre intollerabile. Poi, scopri che alcuni manifestanti sostengono la stessa identica tesi dei tuoi colleghi, soltanto al contrario. Che fai? A ogni respiro senti la tristezza che ti pervade da ogni parte e allora esprimi la stessa solidarietà e vicinanza ai manifestanti feriti".

Schilirò proseguiva così: "Per quelli che ti osannavano e ti credevano amica, sei diventata in un secondo una nemica, un'infiltrata e perché? Perché hai espresso rammarico e affetto nei confronti di tutti coloro che si sono trovati in mezzo a scene di guerriglia, colleghi compresi. È bastato questo per farmi comprendere quanto siamo divisi e come siamo già caduti nella trappola. Il mio messaggio non lo deve aver compreso nessuno. Figuriamoci se possono capire che persona sono, penso. Volete che io provi odio nei confronti dei poliziotti o dei manifestanti. Non avete capito che io amo! E amo tutto il mio Paese. Per me in piazza non c'erano casacche diverse, solo gente che si fa la guerra e, ancora una volta, perde di vista l'obiettivo, che dovrebbe essere unico per tutti".

Sempre oggi intanto si è appreso che la poliziotta  è stata invitata alla Camera a partecipare ad una conferenza stampa in programma per domani mattina (martedì). A chiedere la presenza della poliziotta è stato il deputato Pino Cabras, ex M5s, ora appartente alla formazione di 'L'Alternativa c'è'. Ma si attende il disco verde della Ps e, secondo quanto riferito, non appare probabile, al momento che arrivi.