Roma, scandalo al liceo: "La preside sta con l'alunno", a far luce arrivano gli ispettori

Le voci di corridoio sulla relazione finiscono sui muri dell'istituto e in una segnalazione all'Ufficio scolastico regionale. L'interessata nega tutto

Una veduta esterna del liceo Eugenio Montale di Roma

Una veduta esterna del liceo Eugenio Montale di Roma

Roma, 29 marzo 2022 - Le voci di corridoio, poi le scritte sui muri della scuola. La presunta love story tra una preside, fresca di nomina, e lo studente 18enne del liceo Eugenio Montale di Roma è finita in una segnalazione spedita all'indirizo dell'Ufficio scolastico regionale che ad indagare potrebbe ora inviare ispettori. 

La vicenda, intanto, è apparsa su diversi giornali e l'interessata nega tutto. Mentre il giovane sarebbe già stato ascoltato dalla dirigenza dell'Istituto e avrebbe raccontato di email, messaggi via cellulare e poi di una frequentazione secondo quanto riportato  da Repubblica.

La relazione sarebbe durata all'incirca un mese, partita ai tempi delle occupazioni dei licei nella Capitale,  poi il 18enne ha voluto interrompere. La storia è venuta fuori dopo che il ragazzo si è confidato con alcuni amici.  Ma la relazione era conosciuta abbastanza nell'ambiente del liceo tanto da far pensare che una scritta che campeggia sul muro dell'istituto: "La laurea in Pedagogia l'hai presa troppo seriamente", si riferisca proprio alla vicenda.

Il ragazzo sarebbe stato ascoltato dai collaboratori della preside anche assieme ai suoi genitori. Poi la segnalazione all'Ufficio scolastico regionale che ora dovrà fare luce su una vicenda che promette di finire a carte bollate

La preside nega, "vogliono colpirmi"

La dirigente nega tutto e adombra una sorta di vendetta professionale da parte di alcuni collaboratori. Lo studente, ora 19enne e in procinto di fare l'esame di maturità, invece avrebbe accennato alla brevissima relazione durante due audizioni con i collaboratori della preside: un rapporto nato con e-mail, messaggini, incontri e durato pochissimo. Un rapporto consenziente. "Sono sconvolta, pensavo che una sciocchezza del genere  morisse così com'era nata, e invece è stata ingigantita oltre misura: è evidente che mi hanno voluto fare del male", la reazione della dirigente del liceo Eugenio Montale.

La donna non nega di avere "parlato diverse volte" con lo studente, che è anche rappresentante d'istituto, "durante il periodo dell'occupazione: mi ha accompagnato con la sua macchina al commissariato di Monteverde per fare la denuncia ...ma non c'è stato nulla di nulla con il ragazzo, posso giurarlo davanti a chiunque. Mi sono rivolta ad un legale e chiarirò tutto anche con l'ufficio scolastico regionale". Alle voci, che pian piano si sono ingigantite tanto da diventare scritte sui muri con velate allusioni "Il Montale sa e non dimentica", la preside non ha dato peso. "Era gossip ma alla terza scritta ho denunciato alla Procura, si tratta di un bene dello Stato e non potevo permettere che venisse deturpato".