Roma, 17 giugno 2021 - I poliziotti del commissariato Celio, a Roma, hanno immediatamente capito la gravità della situazione quando la donna si è presentata per sporgere denuncia nei confronti del compagno violento, che è stato successivamente arrestato e incarcerato dopo una breve indagine. L’ennesima aggressione le aveva lasciato segni e lividi sul viso, le braccia e il collo. Agli agenti ha raccontato di lamentare forti dolori alla testa e di essere stata presa a calci e pugni, afferrata per il collo e colpita al cranio.
Le indagini
Gli agenti, vista la situazione, hanno accompagnato immediatamente la donna all’ospedale per le cure e gli accertamenti del caso. Allo stesso tempo hanno iniziato a mettersi sulle tracce dell’uomo, un 39enne, e hanno scoperto che nei suoi confronti nel marzo 2019 il questore aveva emesso un ammonimento per violenza domestica, ma nonostante ciò i maltrattamenti erano proseguiti.
Gli investigatori hanno ricostruito gli episodi di violenza degli ultimi tre anni, ascoltando le testimonianze della donna e di chiunque avesse assistito ai fatti e hanno chiesto l’emissione di una misura cautelare per tutelare la compagna e il figlio di un anno e mezzo dal possibile ripetersi delle aggressioni.
L’arresto e l’incarcerazione
È stata emessa lo scorso 11 giugno dal Tribunale di Roma: il giudice ha sottolineato la gravità della condotta dell’indagato e rilevato il pericolo concreto e attuale di reiterazione di delitti della stessa specie di quelli contestati.
Il 39enne, dopo l’arresto e l’esecuzione dell’ordinanza da parte degli investigatori del commissariato Celio, è stato condotto presso il carcere romano di Regina Coeli.