Roma, epatite sconosciuta, grave un bimbo di 3 anni: ricoverato al Bambin Gesù

Il piccolo paziente è in rianimazione, i medici valutano il trapianto del fegato

Roma, 22 aprile 2022 - E' stato ricoverato in rianimazione, dopo essere stato trasferito all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma nel tardo pomeriggio di ieri, il bambino di 3 anni di Prato con epatite acuta di origine al momento sconosciuta. Il caso sospetto è stato segnalato alle autorità sanitarie che stanno monitorando la situazione in Italia dopo l'insolito picco di forme misteriose segnalato in diversi Paesi europei. 

A quanto si apprende sono in corso ulteriori approfondimenti e indagini diagnostiche per accertare la natura dell'epatite. Fra i vari esami la verifica anche l'eventuale presenza di un'infezione da adenovirus, circostanza segnalata in molti dei casi sotto i riflettori in questi giorni a livello internazionale (anche negli Usa ne hanno intercettato 9).

Le condizioni cliniche del bimbo toscano permangono severe. L'ospedale sta prestando le cure necessarie e valutando il da farsi, mentre proseguono gli accertamenti. Si parla di natura dell'epatite da definire, nel senso che le indagini fatte a Prato e a Firenze hanno escluso origini note. Il caso del piccolo rientra quindi nella categoria 'non A-non E', da segnalare per l'indagine in corso a livello nazionale. Questa segnalazione è stata fatta ieri dall'Asl Toscana Centro e confermata dal Bambino Gesù.

Quello che si punta a capire è se ci sia una correlazione con i casi rilevati a livello europeo, soprattutto nel Regno Unito, da gennaio, e se anche nel nostro Paese ci sia un aumento di queste forme acute e di origine sconosciuta. O se si rientri ancora nei dati ordinari dei casi di epatiti pediatriche acute di origine non definita che si verificano annualmente. Per esempio, realtà come l'ospedale Bambino Gesù di Roma gestiscono 4-5 casi all'anno di questo tipo. 

Il bambino è stato ritenuto "candidabile al trapianto di fegato" vista la gravità della forma acuta che lo ha colpito. L'ospedale sta rieseguendo tutte le analisi, già realizzate nei ricoveri precedenti in Toscana, per cercare di comprendere la natura dell'infezione che rimane ancora sconosciuta. Il piccolo è ricoverato in rianimazione.