Roma, tre cinghiali avvistati fuori dai cancelli di una scuola

Anticipata di mezz’ora l’uscita degli alunni, i genitori la prendono con ironia: “Avrà sentito della mensa buona”. L’assessore del I Municipio: “Situazione senza pericoli”

Cinghiale (repertorio)

Cinghiale (repertorio)

Roma, 21 maggio 2021 – Suona la campanella e… i cinghiali vanno a scuola. Succede a Roma, al plesso dell’infanzia e della primaria dell’istituto Giacomo Leopardi, immerso nel parco di Monte Mario, dove questa mattina un cinghiale e due cuccioli sono stati avvistati fuori da un ingresso secondario, nei pressi della mensa.

Gli animali si sono allontanati da soli ma, per cautela, le insegnanti hanno comunque chiesto ai genitori di venire a prendere i propri figli entro le 16 e allertato la polizia, che ha garantito l’uscita in sicurezza degli alunni con due auto appostate fuori dai cancelli.

L’assessore: “Nessun pericolo”

Si è trattato di “una situazione senza pericoli di sorta – ha commentato l’assessore del I Municipio, Giovanni Figà Talamanca –, perché i cinghiali non erano nel perimetro della scuola e, comunque, molto ben gestita perché sono state subito avvertite le autorità ed è stata chiamata la Regione perché mandasse le guardie forestali”.

“C'era una mamma cinghiala con i cinghialetti che giravano nel vialetto verso Villa Stuart – ha aggiunto l’assessore –, dove c'è stata una piccola invasione, ma ormai i cinghiali stanno scorrazzando dappertutto per Roma”.

Le reazioni dei genitori

La notizia si è poi diffusa nelle chat dei genitori ed è stata accolta tutto sommato bene. In alcuni casi con ironia: “La cinghiala avrà sentito dire che c'era la mensa buona”, ha scherzato una mamma. Un'altra, invece, si è dispiaciuta solo perché il figlio oggi non era a scuola: “Non mi perdonerà mai di non averlo mandato proprio oggi!”.

Qualche timida protesta è arrivata invece da chi ha dovuto riorganizzarsi per andare a prendere i figli in anticipo rispetto al consueto orario di uscita dalle classi (16:30). Alcuni genitori, infatti, hanno etichettato l’accaduto come “una nuova occasione per sottrarre tempo alla scuola”.