Roma attivisti alla Barcaccia, Sangiuliano: "Il ministero parte civile contro nuovi scempi"

L’annuncio del ministro dopo l'ultimo blitz degli attivisti nella capitale, alla fontana in piazza di Spagna. Due ragazzi e una ragazza, hanno versato del liquido nero nella vasca

Blitz di Ultima Generazione a Roma, il sindaco Gualtieri alla Fontana della Barcaccia in Piazza di Spagna

Blitz di Ultima Generazione a Roma, il sindaco Gualtieri alla Fontana della Barcaccia in Piazza di Spagna

Roma, 2 aprile 2023 - "Da lunedì il ministero si costituirà parte civile nei procedimenti penali che scaturiranno dagli ultimi fatti accaduti, a Firenze, a Roma o altrove" perché "l'ennesimo, gravissimo, episodio" di ieri alla Fontana della Barcaccia di Piazza di Spagna, "è la goccia che fa traboccare il vaso. È ora di dire basta: siamo davanti ad una sistematica azione di vandalismo del nostro patrimonio artistico e culturale che non c'entra assolutamente nulla con la tutela dell'ambiente".

Lo spiega in un'intervista al 'Messaggero' il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano. "Stiamo studiando - aggiunge - una norma che faccia pagare ai responsabili di questi danni gli interventi necessari per il ripristino dei luoghi. Gli studiosi parlano di paesaggio antropizzato per indicare il fatto che nella nozione di paesaggio rientrano anche le creazioni artistiche prodotte in secoli di storia". "Direi che ora basta. E basta anche con gli ammiccamenti. Ho chiesto a una commissione di esperti uno studio approfondito ma già posso anticipare - osserva il ministro - che secondo alcuni non è corretto affermare che si tratta di azioni dimostrative. I danni possono essere permanenti". Quelli che agiscono - osserva - non sono eco-attivisti "sono vandali e basta. Non hanno nulla a che fare con la difesa dell'ambiente. È nobile voler salvaguardare il mare, i fiumi, i monti, i boschi ma è altrettanto importante tutelare, come recita l'articolo 9 della Costituzione, il patrimonio storico e artistico della Nazione".

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Le  ragioni di Ultima Generazione in un post

Anche in questa occasione gli attivisti per l'ambiente di “Ultima generazione” a margine del blitz di ieri 1 aprile nella Capitale hanno pubblicato sui social le loro ragioni. “Chloé, Stefano e Bruno versano del liquido nero nella fontana in piazza di Spagna a Roma. La fontana del Bernini zampilla, ancora per poco. Da quest’estate, a causa della siccità, non si potranno riempire le piscine di molte regioni italiane – recita il post degli attivisti -. Bisognerà farlo entro maggio, con il rischio che a metà stagione potrebbero diventare inutilizzabili e gli agriturismi temono di perdere turisti. Sono vent’anni che gli scienziati ci dicono di prendere provvedimenti e che i governi fanno orecchie da mercante. Sì, perché gli interessi di pochi sono sempre tutelati. Ma come faranno i piccoli imprenditori ora?", il post su Facebook. Gli autori del blitz sottolineano che "Da oltre un anno, per la prima volta nella storia, l’acqua è quotata in borsa. Gli squali della finanza sanno bene in cosa investire, ma come farà la gente comune? Questi controsensi ci stanno facendo ammattire, ed è per questo che cittadini comuni come Chloé, Bruno e Stefano sentono la necessità di fare azioni eclatanti, dopo anni di menefreghismo. Ma siamo sicuri che i veri matti siano loro?".

Gasparri: "Punizioni esemplari"

Di un altro parere il senatore Maurizio Gasparri (FI) che chiede punizioni esemplari per gli imbrattatori. "È vandalismo - dice il senatore - . Danneggiare luoghi simbolo d'arte e di cultura non ha niente a che vedere con le discussioni sull'ambiente. Non sono manifestazioni tollerabili. Servono punizioni esemplari, proporrò che chi danneggia ripristini quel che imbratta sotto la guida di persone esperte. È già successo troppe volte. Adesso basta!".