Mercoledì 24 Aprile 2024

Avvocata uccisa a Roma, i ristoratori: "Non abbiamo mandato via Martina"

Domani l'interrogatorio di garanzia di Costantino Bonaiuti. I titolari del locale: "Una nostra cliente ha tentato di rianimare la vittima"

Roma, 15 gennaio 2023 - Il giorno dopo il terribile femminicidio di Roma, la capitale è ancora sotto choc. Domani il Gip ascolterà per l'interrogatorio di garanzia Costantino Bonaiuti, il 61enne accusato di aver ucciso venerdì la sua ex, Martina Scialdone, avvocata romana di 35 anni, freddata con un colpo di pistola di fronte al ristorante Brado nel quartiere Tuscolano. Tra le accuse mosse dai pm di piazzale Clodio, oltre l'omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, anche i motivi abietti e futili e di avere agito contro una persona a cui l'uomo era legato sentimentalmente.

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"Martina non è mai stata cacciata via dal bagno del nostro locale, è uscita da sola e tutti eravamo ormai convinti che l'uomo si fosse dileguato perché ormai aveva abbandonato il ristorante",  hanno rifertito ai commercianti della zona alcuni ragazzi che lavoravano nel locale. "Anzi, noi abbiamo tentato di proteggerla. Poi anche lei è andata via: la povera ragazza è stata uccisa a un centinaio di metri dal nostro locale, solo dopo essere stata colpita è tornata indietro ferita e noi ci siamo immediatamente attivati per soccorrerla". 

Sulla pagina scocial del ristorante Brado si legge: "Oggi e domani rimarremo chiusi per esprimere la massima sensibilità a familiari e amici della vittima. Ci teniamo a ringraziare i nostri clienti che hanno collaborato per calmare la situazione e che hanno potuto appurare che abbiamo fatto tutto il possibile allertando le autorità sin dal primo momento". E ancora: "Ringraziamo inoltre in modo particolare una nostra cliente che avendo competenze mediche ha tentato immediatamente di rianimare e dare soccorso alla ragazza". Lo staff del locale precisa: "Ci siamo resi totalmente disponibili a collaborare con le forze dell'ordine che stanno ancora svolgendo le necessarie indagini in merito all'accaduto". 

Il sindaco Gualtieri: "Ridurre armi in circolazione"

"Il brutale assassinio di Martina Scialdone uccisa senza pietà dal suo ex-compagno ci sconvolge tutti. Roma si stringe al dolore dei familiari, degli amici, di tutti colleghi di questa giovane brillante avvocata, che nella sua attività professionale si occupava di diritto di famiglia, e anche di violenza di genere. Quella stessa violenza criminale di cui è rimasta vittima innocente, e che è un fenomeno drammatico e preoccupante che va contrastato con tutte le forze, a tutti i livelli, dappertutto". Lo dichiara il sindaco di  Roma, Roberto Gualtieri, dopo l'omicidio della 35enne avvenuto nella zona dell'Appio-Tuscolano. "A mio avviso - scrive Gualtieri su Facebook- a questo dovremmo aggiungere una riflessione sulla necessità di limitare il possesso delle armi, riducendone il numero in circolazione, per aumentare la sicurezza di tutte e di tutti. Come Amministrazione consideriamo il contrasto alla violenza di genere una vera e propria battaglia di civiltà. Per questo - ricorda il sindaco di Roma - abbiamo messo in campo molte azioni, sia sul versante della protezione che della prevenzione: dal potenziamento dei centri antiviolenza alle azioni per incoraggiare la parità di genere e favorire percorsi di autonomia, fino a progetti di educazione e sensibilizzazione per formare i giovani, e in particolare gli uomini, a escludere ogni forma di violenza nel loro rapporto con le donne. Riteniamo inoltre importante creare una rete interistituzionale che coinvolga tutti, dalle procure, alle prefetture, alle istituzioni". Secondo Gualtieri, comunque "tutto questo non è sufficiente se ognuno di noi non fa la propria parte. Se non alziamo l'asticella dell'attenzione rispetto a comportamenti che possono sfociare nella violenza, se non abbiamo il coraggio di intervenire davanti a situazioni che vedono le donne in pericolo. Dobbiamo a Martina tutto il nostro impegno, in prima persona, affinchè simili atroci tragedie non accadano mai piu'".