Roma, 29 settembre 2023 – Un robot per la chirurgia ortopedica. Si chiama Mako il nuovo strumento altamente tecnologico usato nella sale operatorie dell’ospedale romano San Filippo Neri, che permetterà l’impianto di protesi di anca e ginocchio. E sarà utilizzato anche da tutta l’area ortopedica dell’Asl di Roma 1. Tanti i benefici per i pazienti: un margine di errore più basso e un minor sanguinamento durante l’intervento, ma anche una riduzione del dolore nel post operatorio.
Non è la prima volta a Roma si opera con un robot: l’anno scorso aveva debuttato al Sant’Eugenio con successo Da Vinci XI, il sistema adottato dalle chirurgie specialistiche di ginecologia e urologia dell’ospedale, usato anche al San Filippo nella chirurgia oncologica.

Come funziona il robot
La piattaforma robotica sfrutta le immagini Tc dell’articolazione interessata per creare un modello tridimensionale sul quale il chirurgo potrà eseguire un’avanzata pianificazione pre-operatoria dell’intervento. Un braccio robotico servoassistito verrà usato per la preparazione ossea, in modo da posizionare la protesi in linea con la pianificazione.
Nello specifico, il robot verrà utilizzato nell’artroplastica di primo impianto parziale di ginocchio mediale, laterale o femoro-rotulea (Pka), totale di ginocchio (Tka), totale di anca (Tha).
Vantaggi e benefici per i pazienti
“Questa metodologia – spiegano dall’ospedale – evita l’impiego di guide di taglio e perforazione del canale intramidollare, che sono invece passaggi fondamentali nella chirurgia manuale”. Il San Filippo Neri si conferma così un ospedale fortemente orientato alla tecnologia: questo sistema robotizzato significa ridurre il margine di errore, minori retrazioni dei tessuti durante l'intervento e minor sanguinamento.
“I benefici nel post operatorio del paziente sono evidenti – commenta il commissario straordinario, Giuseppe Quintavalle – a partire dalla riduzione del dolore”.
Robot Da Vinci: 300 interventi
Questo braccio si aggiunge al sistema già in uso Da Vinci che – con una resezione robotica per neoplasia effettuata dal direttore della chirurgia oncologica Stefano Mancini insieme alla sua equipe – è arrivato al 300esimo intervento.