Riscaldamenti, Gualtieri firma l'ordinanza: termosifoni accesi dal 21 novembre

Caldaie in funzione nella capitale fino al 31 marzo per un massimo di 10 ore giornaliere e riduzione di un grado della temperatura. Il pdf del provvedimento

Roma, 6 novembre 2022 - Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha firmato l 'ordinanza che regola periodo, orari di funzionamento e temperature dei riscaldamenti per la stagione invernale sul territorio di Roma, in continuità con il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas. Nel provvedimento si ordina la riduzione del periodo di esercizio dal 21 novembre 2022 al 31 marzo 2023. Se le condizioni meteorologiche saranno clementi, il sindaco si riserva la facoltà di anticipare ulteriormente lo spegnimento degli impianti. 

Termosifoni accesi di meno? "Sì, dobbiamo contribuire a contrastare il caro bollette e la crisi energetica. Abbiamo fatto uno studio approfondito e abbiamo identificato dove realizzare dei risparmi che riguarderanno il bilancio di Roma capitale ma anche le famiglie e i cittadini. Pensiamo che anche le attuali condizioni climatiche ci sorreggano rispetto a questi obiettivi un po' più ambiziosi rispetto a quelli che il governo aveva dato, naturalmente valuteremo e monitoreremo con attenzione gli sviluppi effettivi delle temperature'', ha detto Gualtieri.

I caloriferi potranno essere in  funzione per un massimo di 10 ore giornaliere comprese tra le ore 5 e le 23 e la riduzione di un grado della temperatura, ovvero 17 gradi + 2 di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali e 19 gradi + 2 di tolleranza per tutti gli altri edifici. Le misure non si applicano ad ospedali, case per anziani e scuole; agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili come quelli alimentati con fonti rinnovabili. Escluse anche piscine e saune. Le restrizioni non si applicano nelle scuole comunali: per asili nido e scuole materne la riduzione sulla temperatura massima dei caloriferi sarà di un grado (19 gradi più due di tolleranza). 

Contraria la Lega. "Vorrei ricordare al Sindaco la presenza a Roma di numerosi anziani fragili che possono rischiare fenomeni di ipotermia senza accorgersene", dichiara in una nota Fabrizio Santori, capogruppo della Lega. "L'ordinanza - prosegue il consigliere del Carroccio - non si applica fortunatamente in ospedali e Rsa ma la maggior parte dei nostri anziani si troverà costretta a patire il freddo per ulteriori giorni, con notevole disagio dovuto all'età ed alle patologie ad essa correlate, oltretutto in tempo di covid e di influenza stagionale in corso. Numerosi studi hanno dimostrato che vivere regolarmente in un ambiente troppo freddo impatta negativamente sulla salute causando un aumento delle malattie e dei decessi durante l'inverno. Non solo nei condomini ma anche in quelle case popolari del Comune dove magari se si fossero realizzati dei progetti di installazione di impianti a fonti rinnovabili incentivati dalle norme nazionali non avremmo avuto questo problema. Ma l'immobilismo sull'efficientamento degli immobili di Roma Capitale è totale e ipocrita. Per il bene di tutti il sindaco ripensi velocemente a questo dispositivo inserendo elementi di tutela per gli anziani fragili".