Mercoledì 24 Aprile 2024

Roma, rifiuti: guerra sui numeri. Ama: “Nel 2020 differenziata al 45,33%"

Dati in linea con il 2019. La società: “A Roma in crescita anche i materiale avviati al riciclo dalle famiglie”. Mentre l'emergenza Covid -19 ha sottratto alla raccolta differenziata circa 43mila tonnellate di rifiuti riciclabili

Cassonetti pieni nelle vie di Roma

Cassonetti pieni nelle vie di Roma

 

Roma, 14 luglio 2021. - "A Roma, la percentuale di raccolta differenziata nell'anno 2020 si è attestata mediamente al 45,33%", Lo comunica Ama Spa in una nota smentendo i dati circolati in questi giorni che attestavano la raccolta differenziata nella Capitale a quota 43,8%. Un  dato sostanzialmente in linea rispetto al 45,4% registrato nel 2019 - prosegue Ama - nonostante il 2020 sia stato contraddistinto dall'emergenza sanitaria da Covid-19, con la forte flessione di turisti e pendolari in città e le limitazioni/chiusure prolungate in vari periodi dell'anno di ampie fette produttive di "clienti business"". Complessivamente, la situazione conseguente all'emergenza da Covid -19 ha sottratto alla raccolta differenziata circa 43mila tonnellate di materiali riciclabili (di queste, oltre 27mila tonnellate di scarti alimentari e organici) prodotte da utenze non domestiche rispetto al 2019. Un settore questo (in particolare ristoranti, attività di ristoro, bar, tavole calde, mense, ecc.) che incide in modo significativo sulle percentuali di raccolta differenziata, attestandosi stabilmente al 60%.

Gli effetti del lockdown sul riciclo

"Nel 2020, inoltre, sono rimasti chiusi  - si legge nella nota - per circa 2 mesi anche i Centri di raccolta aziendali: aree a disposizione dei cittadini per il conferimento gratuito di materiali riciclabili: legno, RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), e altro. A causa di questo periodo di chiusura dettato dalle disposizioni per l'emergenza da Covid - 19, sono state circa 19mila le tonnellate raccolte complessivamente in meno rispetto all'anno precedente". In questa situazione contingente, comunque," le famiglie romane hanno dimostrato grande sensibilità, incrementando i materiali correttamente separati conferiti attraverso le varie modalità di raccolta (cassonetti stradali e porta a porta) e andando quindi a bilanciare il gap", vale a dire circa 62mila tonnellate complessivamente mancanti per minori consumi, derivante soprattutto dai lunghi periodi di lockdown di buona parte delle attività del terziario. La raccolta differenziata dedicate alle utenze domestiche, infatti, è risultata in crescita sostanziale anche nel 2020 (+9mila tonnellate): un dato ancora più rilevante in rapporto alla diminuzione media della produzione di rifiuti, pari al 7%. Pertanto, che in un simile, complicato contesto e all'interno di un ciclo dei rifiuti ripetutamente caratterizzato da incognite e incertezze, la raccolta differenziata sia rimasta, mediamente, sostanzialmente in linea con l'anno precedente e sia addirittura aumentata per le utenze domestiche è indizio del grande sforzo prodotto sia dall'azienda sia dai cittadini romani nell'anno della pandemia".