Roma rientro a scuola, Costarelli: "17.500 studenti e 10mila docenti assenti nel Lazio"

Ritorno in presenza a singhiozzo nella Capitale: Convitto Nazionale tantissime le classi in didattica mista. Al liceo scientifico Avogadro 35 classi su 48 in ddi

Studenti tornano a scuola nell'istituto scolastico Pio IX Aventino, Roma, 10 gennaio 2022

Studenti tornano a scuola nell'istituto scolastico Pio IX Aventino, Roma, 10 gennaio 2022

Roma, 10 gennaio 2022 - "Confermati i circa 17.500 studenti assenti che orientativamente avevamo previsto. Ci avviciniamo al 10% del totale. Per quanto riguarda il personale scolastico la media è di una decina di assenze per scuola. In totale circa 7mila persone. Le classi in ddi nel Lazio sono circa 17mila". E' il bilancio al rientro dopo le feste ed a poche ore dal suono della prima campanella del 2022, tracciato dalla presidente dell'Associazione nazionale presidi (Anp) per il Lazio e dirigente del liceo romano Newton, Cristina Costarelli: "al Newton abbiamo registrato 80 studenti positivi, 13 docenti e due Ata assenti" .

Per la prossima gestione contagi nelle classi e snellire il lavoro del personale scolastico "chiediamo un allineamento al sistema sanitario come avvenuto per i docenti attraverso una piattaforma autorizzata anche dal Garante. Se è stato fatto per il personale scolastico, perché non anche per gli studenti?" aggiunge Costarelli. E prosegue: "La gestione è già molto complicata. Non abbiamo possibilità di sostituire i docenti. Non possiamo garantire l'orario completo, dobbiamo far rientrare alcune classi ore prima. Abbiamo migliaia di classi in ddi, che è una modalità ibrida, non una didattica piena, e molto faticosa a causa delle modalità interattive”.

“Al Newton la ddi abbiamo sperimentata tutto l'anno scorso, ma va capito cosa può essere meglio o più opportuno in un momento così particolare – prosegue -. Premesso che la didattica in presenza è l'ideale, noi riteniamo che sarebbe stata auspicabile l'adozione di un periodo limitato di didattica a distanza per tutti, anche perché come prevedevamo, molte famiglie già non stanno mandando i figli a scuola per timore di contagio. Si tratta di ragazzi magari in attesa della dose di vaccino o che viaggiano con i mezzi pubblici. Questi studenti non avranno né didattica in presenza né in distanza".

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La situazione alle primarie

Uno scenario a singhiozzo aggravato dal quadro primarie dove "nelle situazioni di classi in sorveglianza è raccomandato il distanziamento di due metri. Cosa impossibile - rimarca la presidente Anp - In queste classi dovremo ridurre il tempo scuola. I bambini non mangeranno a mensa". E la merenda in caso di classe in sorveglianza come sarà gestita per tutti? "Non ci sono indicazioni".

Ffp2 in arrivo per il personale, non per gli studenti

Mancano risposte e forniture anche sulle mascherine ffp2: "quelle in arrivo sono solo per il personale che lavora con gli alunni che non le indossano. Il problema sono le classi in sorveglianza, cioè in cui c'è stato un caso di positività ed in cui devono indossarle tutti gli studenti. Noi non le abbiamo. Ci è stato detto che devono essere le scuole ad acquistarle. Ma non abbiamo le risorse per farlo. Nel Lazio- conclude la sindacalista - ne occorrerebbero almeno 350mila per 723 scuole al giorno, circa 500 per istituto, considerando che gli alunni sono 722.733".

Convitto Nazionale: “Oltre cento studenti positivi, partiti alla grande con la Dad”

“Abbiamo tanti assenti e tanti genitori che ci chiedono la Dad: ci sono oltre 100 alunni positivi su 1.900, quindi già oggi siamo partiti 'alla grande’ con la Dad. In tantissime classi c'è la didattica ibrida, ma nessuna classe per ora è completamente in Dad. Tra i docenti ne sono assenti una quindicina su 220-230 e registriamo assenze anche nel personale Ata. Stiamo tenendo, tutto sommato. Speriamo i contagi non aumentino”, dice il preside del Convitto Nazionale Paolo Maria Reale alla prima campanella dopo le feste di Natale.

Scientifico Avogadro: “da domani 35 classi su 48 saranno in ddi"

Nessun suono della campanella oggi per gli studenti del liceo scientifico Avogadro, nella Capitale, riuniti on line in assemblea, prevista da tempo. Ma già la dirigente scolastica Katia Tedeschi sa che domani ben "35 classi su 48 saranno in ddi" e che "sono 76 i casi segnalati di positività, 66 positivi e 10 contatti stretti. Sono numeri incredibilmente aumentati rispetto a prima ed equamente distribuiti fra gli anni di frequenza. Forse visto il galoppo dei contagi e la varietà delle nuove regole sarebbe stata utile qualche settimana di dad generalizzata per tutti. Adesso non so quanto potremo resistere", commenta la dirigente.

"Adesso c'è anche il problema del pranzo – prosegue la preside -, dato che abbiamo gli orari scaglionati, oltre che della merenda per cui per noi si applicano le stesse regole. Gli addetti alla sicurezza e alla prevenzione si stanno riunendo per decidere che adeguamenti apportare al momento della ricreazione per le classi in sorveglianza, cioè dove c'è stato un caso di positività. I due metri di distanza previsti per le mense non sono infatti ipotizzabili nelle aule ma all'aperto".

E se piove? "Ho comprato due gazebi e poi ci sono i corridoi. Sono preoccupata soprattutto per la centrale di via Brenta, è una sede storica molto piccola - rileva - Lì la problematica è più forte e il problema permane anche sfruttando tutti gli spazi. Ma ancora abbiamo tempo: se si presenterà il problema, sarà fra 48 ore".