Giovedì 18 Aprile 2024

Roma, riapre il Ponte di Ferro dopo 70 giorni dall’incendio

Gualtieri: “Lavori tempestivi. Adesso vogliamo guardare avanti per risolvere i problemi storici di questo ponte”. Ancora chiusa la passerella più danneggiata

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri alla riapertura del Ponte dell'Industria

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri alla riapertura del Ponte dell'Industria

Roma, 12 dicembre 2021 - Riapre il Ponte dell'Industria di Roma, andato a fuoco il 3 ottobre scorso da oggi, domenica 12 dicembre la struttura è di nuovo transitabile. Dopo 70 giorni il cosiddetto 'Ponte di ferro’, importante infrastruttura per la mobilità dei quartieri Ostiense-Marconi, è nuovamente attraversabile.

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Ad inaugurare la riapertura il sindaco Roberto Gualtieri insieme all'assessora ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini, al titolare dei Trasporti Eugenio Patanè e ai rappresentanti del municipi interessati. Gualtieri ha parlato di una “riapertura rapida e tempestiva che ridà ossigeno ad un intero quadrante”. Segnalini ha annunciato che è comunque intenzione del Campidoglio “ristrutturarlo per aumentarne il carico e, sebbene non in modo sostanziale, la dimensione”.

"Grazie a tutta la squadra a partire dagli assessori Segnalini e Patanè, agli uffici e ai municipi. Era ancora la notte del primo turno quando venimmo qui a vedere le fiamme, fu terribile. Appena insediati abbiamo accelerato" per poterlo riaprire, ma "non è stato affatto semplice. Essere riusciti è stato un grandissimo merito di tutta la squadra - ha detto Gualtieri - Adesso vogliamo guardare avanti per risolvere i problemi storici di questo ponte che inizialmente era ferroviario. L'obiettivo è spostare il passaggio pedonale su due passerelle sotto, eliminare i marciapiedi creando un passaggio più agevole per le vetture e soprattutto dando vantaggi ai trasporti pubblici".

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Il minisindaco dell'VIII municipio Amedeo Ciaccheri ha definito l'assessore Segnalini "la donna del miracolo. Questo è un insperato successo". Di "grande successo" ha parlato anche Patanè sottolineando la "straordinaria rilevanza del ponte dell'Industria". "Nei miei primi 30 giorni in assessorato uno degli obiettivi prioritari è stata la riapertura di questo ponte. È stato un lavoro di squadra a cui ha preso parte", ad esempio, "anche la soprintendenza speciale di Roma", oltre al Simu. "È stato riaperto allo stesso carico precedente. Metteremo una sorveglianza per evitare che furbetti passino con carichi superiori, la passerella più danneggiata è ancora chiusa. Ci sarà bisogno di mettere un parapetto su lato destro.  Poi il Ponte va ristrutturato per aumentare carico e, sebbene non in modo sostanziale, aumentata la dimensione", le parole dell'assessora Segnalini.

L'incendio al Ponte di ferro del 3 ottobre 2021
L'incendio al Ponte di ferro del 3 ottobre 2021

La notte dell'incendio

Un rogo devastante nella notte tra sabato 2 e domenica 3 ottobre visibile in pratica da molti punti della città. E poi il crollo di una parte laterale di quello che per i romani è il 'Ponte di ferro': brandelli di metallo incandescente che finiscono nel Tevere. Per fortuna non si sono feriti nell'incendio che ha bruciato il 'Ponte dell'Industria' nel quartiere Ostiense di Roma al confine con Trastevere, zona della movida. Nella capitale le fiamme hanno iniziato a rischiarare il cielo poco prima della mezzanotte. In pochi minuti il ponte è stato avvolto dalle fiamme in diversi punti. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente ma hanno dovuto attendere alcuni istanti prima di mettere mano ai cavi elettrici (le temperature anche per il materiale con cui il ponte è stato costruito erano ovviamente altissime), poi hanno impiegato 40 minuti per spegnere il rogo. Dopo pochi minuti è venuta giù una passerella lunga circa 7 metri che corre sotto la struttura e che serviva per la manutenzione e il passaggio di cavi elettrici.

Il precedente

Un incendio simile a quello del 3 ottobre 2021, ma di proporzioni più ridotte, ha interessato il Ponte di ferro, a Roma, già nel febbraio del 2013, oltre 8 anni fa. In quel caso le fiamme si sprigionarono da alcune baracche presenti sotto il ponte, lungo la banchina del Tevere. Il rogo interessò anche i cavi dell'alta tensione, cosa che costrinse poi l'Acea a lavori di sistemazione. Il ponte rimase chiuso a lungo.