Venerdì 19 Aprile 2024

Reddito di cittadinanza: tra i furbetti anche una Casamonica proprietaria di una palestra

Ventisei denunciati per truffa. Percepivano il sostegno economico nonostante le auto di lusso e le ville. Danno allo Stato per 250mila euro

I Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo

I Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo

Roma, 9 settembre 2022 - Tra i furbetti del reddito di cittadinanza appena denunciati c'è anche un elemento di spicco del clan dei Casamonica-Spada, si tratta di una donna risultata titolare di una palestra del valore commerciale di circa 250.000 euro. 

Sono 26 le persone denunciate dai carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo perché percepivano il reddito di cittadinanza senza averne diritto.  Altri finti beneficiari del reddito, invece, avevano omesso di comunicare proprietà quali una villa, terreni ed auto di grossa cilindrata, nonché la titolarità di attività commerciali.

L'accusa è di truffa ai danni dello Stato ed indebita percezione di erogazioni pubbliche per 26 cittadini, di cui 17 di nazionalità straniera e 9 con precedenti, privi dei requisiti per ricevere il  reddito di cittadinanza. Il danno all'Erario stimato è di circa 250mila euro. 

I militari, attraverso la sinergia investigativa con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Roma e gli uffici territoriali dell'Inps, sotto il coordinamento investigativo della Procura della Repubblica di Velletri, hanno vagliato le posizioni di circa 850 percettori, verificando i requisiti richiesti per l'emolumento facendo emergere molteplici irregolarità.

Un uomo inoltre, con la cittadinanza tunisina, ha dichiarato falsamente di essere nato in Italia e possedere la cittadinanza italiana, due percettori hanno continuato a percepire il beneficio mentre erano in carcere, essendo stati colpiti da misura cautelare, diversi hanno indicato residenze fittizie, tra cui una residenza in un supermercato e, in un altro caso, in un garage. Diversi i cittadini impiegati «in nero» ed alcuni stranieri hanno indicato falsamente di essere residenti in Italia da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due continuativi.

Il Tribunale di Velletri ha emesso diversi decreti di sequestro preventivo per equivalente ai fini di confisca dei beni e, laddove i militari hanno trovato i conti correnti "svuotati", hanno proceduto a sequestrare gioielli, orologi di lusso, autovetture e beni mobili vari nella disponibilità degli indebiti beneficiari.