Pirateria informatica, 25 società al setaccio: sequestri e sanzioni per 14 milioni di euro

L'operazione Underlicensing 2022 ha portato alla denuncia di 18 professionisti in diverse città d'Italia. Usavano software pirata anche per progetti legati al Superbonus 110%

Professionista al lavoro

Professionista al lavoro

Roma, 20 giugno 2022 – Una battaglia all’ultimo chip contro la pirateria informatica, 18 le persone denunciate e 110 i software sequestrati a Roma, Napoli e altre città tra il Veneto, il Lazio e la Lombardia. È il risultato dell’operazione “Underlicensing 2022”, un’indagine per il contrasto della pirateria dei programmi informatici ad uso professionale. Sanzioni per 14 milioni di euro, pari al doppio del valore di mercato dei software illegali.

Venticinque società: ecco dove

I finanzieri del Nucleo speciale Beni e servizi hanno svolto una mirata attività di monitoraggio e analisi di rischio in diverse città italiane, attivando i reparti territoriali dei comandi provinciali di Roma, Latina e Viterbo per il Lazio; Napoli, Salerno e Brindisi per la zona del Sud Italia; Verona nel Veneto. In Lombardia, sono state controllate diverse aziende tra Milano, Mantova, Brescia, Monza e Pavia. E ancora: Novara, Firenze, Ancona, Trento, Modena e Lucca. Sono 25 le società e gli studi di progettazione passate al setaccio.

Programmi pirata

Il 70% delle società e studi controllati, fa sapere la guardia di finanza, è risultato utilizzare software irregolari nelle attività di progettazione e disegno tecnico, sicurezza, calcolo strutturale e certificazione energetica degli edifici, anche con riferimento a ristrutturazioni ed interventi legati al superbonus 110%. Di conseguenza, i computer con i programmi ''pirata'', scaricati o duplicati abusivamente, sono stati sequestrati e, oltre alla denuncia all'autorità giudiziaria per 18 professionisti, le cui responsabilità dovranno essere accertate nel corso del procedimento penale, sono state elevate sanzioni amministrative pecuniarie per oltre 14 milioni di euro, pari al doppio del valore di mercato dei software illegali.

L'operazione ha beneficiato del contributo delle software-house di settore nel quadro della collaborazione e della sinergia instaurata dal Corpo mediante il Sistema informativo anti-contraffazione della Guardia di Finanza, destinato alla protezione dei diritti di proprietà intellettuale ed alla tutela del corretto funzionamento dei mercati di beni e servizi.