Mercoledì 24 Aprile 2024

Roma peste suina, protesta di Coldiretti: "Basta cinghiali. Pronti a chiedere l'esercito"

Costa: "Depopolare. Non ci facciamo intimidere dagli animalisti da salotto". Migliaia in piazza Ss Aposto, il blitz di agricoltori, allevatori e pastori arrivati da diverse regioni

Roma, 27 maggio 2022 - È scattato il blitz di agricoltori, allevatori e cittadini arrivati oggi 27 maggio a Roma da diverse regioni contro l'invasione dei cinghiali, per chiedere di fermare una calamità che diffonde la peste suina, distrugge i raccolti, aggredisce gli animali e causa incidenti stradali con morti e feriti. 

In piazza Ss Apostoli gli allevatori hanno anche portato i prodotti tipici Made in Italy che rischiano di scomparire a causa della peste suina che colpisce i maiali ma non l'uomo. Tante le scritte che confermano l'esasperazione degli italiani in un Paese invaso da 2,3 milioni di cinghiali. Una vera e propria emergenza, tanto che oltre otto italiani su 10 (81%), secondo l'indagine Coldiretti/Ixè, pensano che vada affrontata con gli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato; ben il 26% si è trovato faccia a faccia con questi animali. 

La fauna selvatica per il 90% dei cittadini, rappresenta un problema, anche perché nell'ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi. E ancora, il 69% degli italiani ritiene che i cinghiali siano troppo numerosi, mentre il 58% li considera una minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l'equilibrio ambientale (75%). Il risultato è che il 62% degli italiani ne hanno paura e quasi la metà (48%) non prenderebbe casa in una zona infestata dai cinghiali. 

Alla domanda su chi debba risolvere il problema, oltre le metà degli italiani (53%) è pensa che spetti alle Regioni, mentre per il 25% è compito del Governo e un 22% tocca ai Comuni. 

La manifestazione ''Peste suina #bastacinghiali'' organizzata della Coldiretti a Roma
La manifestazione ''Peste suina #bastacinghiali'' organizzata della Coldiretti a Roma

Prandini in piazza: "Pronti a chiedere l'esercito"

Nella piazza piena di gente - sottolinea la Coldiretti - ci sono le sagome di un branco di cinghiali a grandezza naturale per dimostrare concretamente cosa significa trovarseli di fronte in strada, nei campi o davanti alla propria abitazione. Gruppi di giovani manifestano la propria preoccupazione con animati e colorati flash mob.

La manifestazione ''Peste suina #bastacinghiali'' organizzata della Coldiretti a Roma
La manifestazione ''Peste suina #bastacinghiali'' organizzata della Coldiretti a Roma

"Per fermare l'invasione dei cinghiali nelle campagne e nelle città siamo pronti a chiedere l'intervento dell'esercito". E' quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Prandini a conclusione del blitz di migliaia di agricoltori e allevatori, assieme a cittadini e istituzioni in piazza SS. Apostoli contro "l'assedio degli animali selvatici, con vittime nelle strade e coltivazioni devastate, mentre la peste suina mette in pericolo gli allevamenti di maiali e la norcineria nazionale". "Questa è l'ultima manifestazione pacifica che facciamo, se non otterremo risultati la prossima volta saremo a Montecitorio" ha detto il presidente. 

Costa: "Non ci facciamo intimidere dagli animalisti da salotto"

"Basta cinghiali che fanno danni e mettono a rischio l'incolumità pubblica. Dobbiamo ridurli drasticamente. Non facciamoci intimidire dagli animalisti da salotto. Io sto con gli allevatori e gli agricoltori", scrive su Twitter il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, postando le foto della sua partecipazione oggi a Roma al presidio di Coldiretti "per esprimere vicinanza al comparto".

Verso l'ordinanza

"Depopolare drasticamente i territori dalla presenza dei cinghiali che creano danni all'agricoltura e alla incolumità dei cittadini", ha detto il sottosegretario Costa, nel suo intervento alla manifestazione organizzata oggi a Roma dalla Coldiretti per protestare contro l'emergenza provocata dalla fauna selvatica in tutto il Paese. Costa ha annunciato un'ordinanza per l'abbattimento e per il prolungamento dell'attività venatoria. L'obiettivo, ha aggiunto, "è di restringere la zona rossa per consentire così la ripresa dell'attività. L'abbattimento è una misura necessaria per tutelare l'ambiente. Vanno sostenuti coloro che investono sul territorio, che lo preservano dal dissesto idrogeologico, non gli animali che creano danni», che il sottosegretario ha quantificato in 20 milioni per l'agricoltura.

Il ristoro "è importante - ha affermato - ma non è la soluzione, che è invece il ripristino della normalità. Basta approcci ideologici, è il momento della politica pragmatica. È il momento di scelte coraggiose". Costa ha quindi ricordato lo stanziamento di 50 milioni "quando sono stati scoperti i focolai di peste suina africana in Liguria e Piemonte, ma oggi - ha concluso - servono più risorse".