Peste suina Roma, scoperto il primo caso al parco dell'Insugherata

Sono in corso gli accertamenti sul cinghiale infetto, primo caso lontano dai focolai di Liguria e Piemonte. Convocato il tavolo di esperti e attivato il monitoraggio nella zona

Cinghiali

Cinghiali

Roma, 5 maggio – Dilaga la peste suina africana, scoperto a Roma il primo caso fuori dall’area rossa, a centinaia di chilometri dai focolai accertati tra Piemonte e Liguria. Il virus, che colpisce maiali e cinghiali, si sta diffondendo rapidamente: il caso romano sarebbe stato tracciato al parco dell'Insugherata, un’area naturale protetta tra la via Trionfale e la via Cassia, dove sarebbe stato trovato il primo cinghiale infetto. “Sì, c'è un caso: la zona dovrebbe essere quella del parco dell'Insugherata. Stiamo effettuando i controlli necessari”. A renderlo noto è il commissario straordinario per l'emergenza, Angelo Ferrari.

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Il caso di peste suina africana a Roma, a quanto si apprende, è stato segnalato e individuato dall'Istituto zooprofilattico del Lazio e confermato dallo Zooprofilattico Umbria e Marche centro di riferimento nazionale su questa malattia. Oggi è convocata la riunione del gruppo di esperti che lavora sulla Psa, che si riunisce periodicamente per analizzare i casi, come in Piemonte e Liguria (le zone finora colpite, nelle province di Genova e Alessandria) ed è stato attivato il monitoraggio sulla zona per delimitare i confini dell'area interessata. Avviate anche le procedure di notifica europea. La Psa non è trasmissibile all'uomo, infetta solo i suini e finora è stata individuata solo sui cinghiali.

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L’allarme della Coldiretti

Se confermato dalle analisi, quello scoperto a Roma sarebbe dunque il primo caso di peste suina, malattia virale che colpisce maiali e cinghiali, fuori dall'area sino ad ora interessata, ovvero quella che va dalla provincia di Genova e si estende in direzione del Piemonte fino a Serravalle Scrivia, nell’Alessandrino. La peste suina africana può colpire cinghiali e maiali, è altamente contagiosa e spesso letale per questi animali, ma non è invece trasmissibile agli esseri umani e nessun problema riguarda la carne. “Ad oggi i casi individuati di positività riguardano solo cinghialispiega la Coldiretti – nessun maiale è stato contagiato in Italia dalla peste suina africana”.

"Serve responsabilità delle istituzioni per un intervento immediato al contenimento della popolazione dei cinghiali, che hanno invaso campagne e città fino alla Capitale, con danni economici per gli allevatori e rischi per la sicurezza dei cittadini", è la reazione del presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.

Roma, oltre 20mila cinghiali nell’area metropolitana

Nella provincia di Roma si calcola la presenza di oltre 20mila cinghiali che, oltre a distruggere i raccolti e spaventare i cittadini, rappresentano anche un danno economico concreto per le misure di contenimento della commercializzazione che scattano dopo l'accertamento del contagio. "A preoccupare è – continua Prandini – l'immobilismo delle istituzioni dopo i casi individuati in Piemonte e in Liguria, con il rischio concreto che l'emergenza si allarghi ad altre regioni limitrofe dove si concentra la norcineria nazionale che è un settore di punta dell'agroalimentare made in Italy, grazie al lavoro di circa 100mila persone tra allevamento, trasformazione, trasporto e distribuzione con un fatturato che vale 20 miliardi".

 

Interrogazione parlamentare sul caso di Roma

Il caso di peste suina africana registrato a Roma, all'interno del grande raccordo anulare, è un fatto profondamente inquietante. Non solo significa che la gestione commissariale del fenomeno è totalmente fallita, perché la Psa è arrivata dal nord fino alla Capitale, ma significa anche danneggiare ulteriormente un comparto in costante sofferenza qual è quello suinicolo, oltre a mettere a rischio per l'ennesima volta lo svolgimento della stagione venatoria e con essa ogni prospettiva di contenimento della Psa”. È la reazione di Maria Cristina Caretta, capogruppo di Fratelli d'Italia in Commissione Agricoltura a Montecitorio.

Ora è fondamentale indagare su come la Psa sia arrivata dal focolaio ligure-piemontese sino a Roma e proprio a riguardo ho presentato un'interrogazione al Governo, da cui mi aspetto una risposta immediata”, conclude.

"Il caso di peste suina africana registrato a Roma – aggiunge Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera di FdI – è allarmante e certifica ancora una volta l'immobilismo e la mancata prevenzione da parte del Governo rispetto a una problematica che potrebbe portare i contagi a diffondersi anche in altre regioni. Un rischio che Fratelli d'Italia denuncia da tempo ma che questo esecutivo sembra non volere, o non sapere, risolvere attraverso misure tempestive e mirate. Torniamo a chiedere un intervento urgente, ad ogni livello, per scongiurare l'ennesima emergenza, di fronte alla quale l'Italia non può farsi trovare ancora una volta impreparata''.