Peste suina a Roma, quarto caso sospetto. Zingaretti: "Aumenteranno"

“Abbiamo affrontato e risolto il Covid, affronteremo e risolveremo anche questo", commenta il governatore Nicola Zingaretti

Roma, 11 maggio 2022 - “I casi aumenteranno. Ci aspettiamo che muoia oltre il 95-98 per cento dei cinghiali contagiati”. A dirlo è il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, alle prese con il focolaio della peste suina africana, ormai arrivata a Roma. Sono quattro i casi accertati nella Capitale, tracciati tra le 14 carcasse di cinghiali recuperate dell’area protetta del Parco dell’Insugherata.

Peste suina a Roma, cosa sappiamo: 

“Superato il limite, ma risolveremo”

“Bisogna capire che la situazione ha superato il limite. Non a caso c'è un commissario di governo, la regione Lazio condivide gli obiettivi del commissario e si è predisposta insieme agli altri attori come il comune di Roma e la prefettura per affrontarlo e risolverlo”, sottolinea Zingaretti. E aggiunge: “Abbiamo affrontato e risolto il Covid, affronteremo e risolveremo anche questo. Stiamo partendo, siamo molto operativi e sono ottimista sul fatto che questa vicenda si risolverà'".

“Dobbiamo uscire dalla logica di narrare questo caso come abbiamo narrato il Covid. Sono due casi totalmente diversi non solo perché qui riguarda gli animali, ma anche perché porta a morte certa per l'animale contagiato. Occorre individuare le aree, perimetrarle, chiuderle e costruire intorno aree a bassissimo popolamento di cinghiali".

Spunta il quarto caso

"Siamo ancora in una fase di monitoraggio per capire esattamente il fenomeno e le ubicazioni precise di questi animali positivi alla peste suina. Attualmente i casi accertati sono tre, il caso zero più  altri due. Siamo in attesa di un quarto caso che molto probabilmente sarà positivo. Diventeranno quindi quattro i casi accertati". Lo ha detto l'assessore alla Sanità della regione Lazio Alessio D'Amato, questa mattina 11 maggio a margine di un incontro a Roma.  "La cosa importante - ha aggiunto D'Amato - è che provengono dalla stessa località e se questa informazione sarà confermata, ci consentirà di restringere il campo di azione". 

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Tempi più rapidi per le analisi

"Il ministero ha autorizzato il nostro Istituto zooprofilattico a fare le analisi di secondo livello per cui non saranno più necessari i trasferimenti a Perugia e questo ci permetterà di accorciare i tempi", aggiunge l'assessore

Ok all' abbattimento: "Sono troppi"

Il Lazio sta andando verso la decisione di contenere il numero di cinghiali, "una volta che avremo una casistica si determineranno le azioni successive, tra cui anche il contenimento del numero dei casi. Attualmente il numero di capi è al di fuori dell'equilibrio normale. Ci saranno anche abbattimenti", conclude l'assessore. 

Peste suina in Italia: 114 casi 

Sono 114 i casi ufficiali di peste suina africana rilevati in Italia, 69 in Piemonte e 45 in Liguria, segnalati all'Unione europea. Tre al momento i casi sospetti a Roma. La peste suina africana (PSA) è una malattia virale, altamente contagiosa e spesso letale, che colpisce suini e cinghiali, ma che non è trasmissibile agli esseri umani.

Sono 2,3 milioni i cinghiali presenti in Italia, questa la stima di Coldiretti, che rappresentano il principale veicolo di questo virus. L'Organizzazione mondiale per la sanità animale ed il nuovo regolamento di sanità animale della Commissione europea hanno stabilito che qualunque caso, anche sospetto, deve essere denunciato all'autorità competente. La peste suina è causata da un virus della famiglia Asfaviridae, genere Asfivirus, incapace di stimolare la formazione di anticorpi neutralizzanti. Questa caratteristica rappresenta l'ostacolo piu' importante alla preparazione di un vaccino, che attualmente non è disponibile.