Incendi a Ostia: un bar distrutto nella notte, ieri tre strade in fiamme

Si pensa alla matrice dolosa per i roghi scoppiati nelle ultime due notti. Distrutti un bar, 5 auto e 4 cassonetti nel raggio di poche centinaia di metri

Vigili del fuoco (archivio)

Vigili del fuoco (archivio)

Roma, 9 ottobre – Ostia continua a bruciare. Dopo gli incendi seriali che l’altra notte hanno mandato in fumo auto e cassonetti lungo tre strade della zona, tutte nell'arco di 200 metri, questa notte sul litorale romano ancora fiamme. Un incendio ha distrutto un bar in via Giancarlo Passeroni. Fra le ipotesi si segue, quella della pista dolosa. I vigili del fuoco, intervenuto sul posto non appena scoppiato l’allarme, stanno cercando un eventuale innesco tra le macerie.Si indaga a tutto tondo, senza escludere nessuan pista. Epidosi, quelli accaduto in queste notti a Ostia, che farebbe pensare a segnali forti dei clan romani in un momento così delicato per la capitale, come quello del rinnovo dell'assemblea capitolina. Già questa estate la zona era finita sotto l'osservazione speciale delle forte dell'ordine, che hanno alla chiusura di stabilimento balneare sul lungomare Paolo Toscanelli, diventatio il ritrovo di pregiudicati e finito sotto l'assedio di aggressioni violente. 

Giovedì notte, a Ostia sono andati a fuoco altri quattro cassonetti dei rifiuti e cinque auto. A dare l'allarme, intorno alle 5.20 di ieri mattina, sono stati alcuni passanti che hanno allertato i vigili del fuoco per un incendio in via delle Oceanine, dove le fiamme hanno distrutto una Fiat 500 e danneggiato una Suzuki. Cento metri dopo, in piazza Calipso, i vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere un secondo focolaio che ha distrutto quattro cassonetti Ama. La scia di fuoco si è poi conclusa poco più in là, in via Domenico Bonamico dove le fiamme hanno coinvolto una Peugeot, andata completamente distrutta, una Ford e una Kia rimaste danneggiate. Anche in questo caso, si pensa alla matrice dolosaRoma, Ostia: confiscati beni per 460 milioni di euro all’ex patron del porto turistico