Killer Roma, De Pau: "Ho ucciso le donne cinesi, non Martha Torres". Guardato a vista

Notte in carcere. Il plauso del ministro Piantedosi, ex prefetto di Roma, per “l'impegno straordinario ed efficace della magistratura e delle nostre forze di polizia". Si cerca l'arma.

Roma, 20 novembre 2022 –  Controllato a vista nel reparto Covid del carcere di Regina Coeli. Ha trascorso così la prima notte da detenuto Giandavide De Pau, l'uomo accusato dalla Procura di Roma di essere l'autore dei tre omicidi di giovedì a Roma. 

De Pau, rintracciato in meno di 48 ore. È stata la telefonata della sorella a permettere agli inquirenti di catturare il presunto serial killer di Prati: quando la polizia lo ha trovato, era in stato di choc con indosso i vestiti ancora sporchi di sangue. Si terrà all'inizio della prossima settimana, non prima di martedì, l'udienza di convalida del fermo per Giandavide De Pau, il 51enne accusato dell'omicidio delle tre donne uccise, giovedì scorso nel quartiere Prati a Roma.

Per l'uomo accusato di triplice omicidio aggravato, ieri sera è scattato il fermo disposto dalla procura di Roma dopo un lungo interrogatorio, andato avanti negli uffici della Questura per oltre sette ore. All'inizio della prossima settimana De Pau comparirà, davanti al gip per l'interrogatorio di convalida del fermo. I pm  non gli contestano la premeditazione, una scelta che fa supporre che le tre donne siano state uccise nel corso di un raptus di violenza cieca.

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Il racconto di De Pau

Al momento a De Pau non viene contestata la premeditazione. Il 51enne – con un passato da autista per il boss Michele Senese e numerosi precedenti a suo carico, tra i quali anche un'accusa di violenza sessuale ieri nel corso dell'interrogatorio, in cui gli sono stati contestati il duplice omicidio di via Riboty e il delitto di via Durazzo, ha raccontato di ricordare "tanto sangue in quegli istanti”.

“Ero nella casa di via Riboty con delle ragazze cinesi – ha detti l’uomo –, ma poi ho un blackout. Non ricordo di essere stato in via Durazzo. Ho vagato per due giorni senza mangiare né dormire". Sul fronte delle indagini, intanto, dopo aver raccolto le testimonianze e le immagini delle telecamere di videosorveglianza, gli investigatori stanno cercando l'arma, presumibilmente un'arma da taglio tipo stiletto, che non eè stata ancora trovata. Mentre ieri sono state effettuate una serie di perquisizioni. De Pau, rintracciato in meno di 48 ore, ha trascorso la prima notte rinchiuso nel carcere di Regina Coeli.

Martha Castano Torres, la 65enne uccisa in via Durazzo a Roma
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Domani l'autopsia 

Si è aperto il vaso di Pandora, il triplice omicidio dei Prati ha scardinato l’immagine patinata di un quartiere della “Roma bene” facendo emergere il sommerso: case di appuntamento nascoste nei palazzi borghesi, tollerati con omertà dai residenti, e fiumi di droga piazzati nelle piazze di spaccio strategiche proprio dal clan a cui era affiliato il presunto serial killer Giandavide De Pau, uomo di fiducia del boss Senese. Vittime della follia omicida, tre prostiture straniere: ecco chi erano le donne accoltellate. Ma De Pau replica: “Ho ucciso le donne cinesi, ma non Martha Torres”. È stata fissata per domani l’autopsia sui corpi delle tre donne. L’arma del delitto utilizzata da De Pau non è ancora stata trovata: secondo l’uomo, nella casa di via Riboty ci sarebbe stata anche un’altra persona.

La reazione dei residenti

È incarcerato a Regina Coeli il 51enne Giandavide De Pau e i residenti del quartiere Prati tirano un sospiro di sollievo. Gli omicidi in via Riboty e in via Durazzo, nella zona di piazzale Clodio, avevano scatenato il panico nella zona, soprattutto per il timore che il killer potesse colpire ancora. "Un fatto terribile – dice Francesca F. - poi, quando una cosa del genere accade a due passi da casa tua, hai ancora più paura. Adesso siamo più tranquilli". Alcuni abitanti hanno lasciato rose bianche in memoria delle vittime. Un biglietto è comparso accanto al portone dell'appartamento dove la 65enne Martha Castano Torres è stata uccisa: "Fai buon viaggio, che gli angeli ti accompagnino: quello che è successo fa parte della cruda realtà della razza umana. Spero che presto ci renderemo conto che veniamo tutti dallo stesso porto e torniamo tutti nello stesso posto. Ma deve essere la differenza come. Tutti noi ti avvolgiamo nella nostra preghiera".

L’affetto per Martha: “Sei preziosa per noi”

Simone ha 26 anni e passeggia lungo la circonvallazione Clodia: "sono rimasto abbastanza sconvolto – dice – vivo qui da quando sono nato e non ricordo una cosa del genere. Se è stato preso, che dire, meglio cosi'". Ma non solo. "Abbiamo saputo che un uomo è stato preso, ci sentiamo più tranquille dopo la notizia", raccontano due signore residenti nella zona di via Durazzo mentre tornano a casa passeggiando con il cane, "quando abbiamo saputo la notizia l'altro giorno, dell'omicidio, non potevamo crederci. Se conoscevamo Martha? Solo di vista, capitava di vederla mentre tornava a casa con la spesa o usciva con il cagnolino". A terra è appoggiato un lumino, a commemorare i defunti. Poi la piccola statua di un angelo e una candela. Un altro biglietto recita: "Sei preziosa per noi".

Piantedosi: “Straordinario impegno di magistratura e polizia”

A commentare l'arresto lampo di De Pau – incastrato dalle telecamere si sicurezza e dai messaggi scambiato in una chat di incontri – il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. “Complimenti alle donne e agli uomini della Questura di Roma – dice il ministro – che, con il coordinamento della procura capitolina, hanno immediatamente assicurato alla giustizia l'autore del triplice omicidio dello scorso giovedì”. Da ex prefetto di Roma, Piantedosi conosce molto bene le complessità e le contraddizioni capitoline. Una città difficile, anche per questo il ministro sottolinea “l'impegno straordinario ed efficace della magistratura e delle nostre forze di polizia per tutelare la sicurezza dei cittadini soprattutto nelle grandi aree urbane”.

Killer incastrato telecamere e testimoni

A dare una svolta alle indagini sono state le testimonianze arrivate dall’interno della famiglia di De Pau e del suo stretto giro. Sua sorella ha raccontato alle forze dell’ordine di aver ascoltato una strana telefonata in cui l’uomo “farfugliando” lasciava intuire di aver commesso un “fatto grave”. La donna ha subito collegato la mattanza di Prati, visto l’abitudine del fratello a frequentare prostitute.

Il 51enne è stato poi immortalato dalle telecamere nella zona di via Durazzo, dove è stata pugnalata la 65enne colombiana Martha Castano Torres. Anche se ieri De Pau ha negato di essere stato a casa della donna, ammettendo solo un contatto con le due cinesi uccise in via Riboty, a soli 800 metri dal luogo del primo omicidio. L'uomo ha dei problemi psichiatrici per i quali è stato ricoverato nel 2008 e nel 2011. Attualmente è in cura farmacologica in una struttura Sert della Capitale.