Omicidio Cerciello: a processo il carabiniere che diffuse la foto dell’americano bendato

Il militare deve rispondere di abuso d'ufficio e rivelazione del segreto. Anche il carabiniere che ha bendato il giovane è accusato di "eccesso di misure di rigore"

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Roma, 13 dicembre 2021 - Andrà a processo Silvio Pellegrini, il carabiniere accusato di aver scattato la foto di Christian Gabriel Natale Hjorth, condannato all'ergastolo insieme a Finnegan Lee Elder per l'omicidio del brigadiere Mario Cerciello Rega, mentre era bendato nella caserma di via in Selci e averla poi diffusa in un gruppo whatsapp. Vanno a processo i due carabinieri coinvolti nei fatti seguiti alla morte di Cerciello, ucciso il 26 luglio del 2019, con 11 coltellate mentre era in servizio.

Processo Pellegrini, prima udienza ad aprile

Il processo per il militare accusato di abuso d'ufficio e rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio inizierà il prossimo aprile e nel procedimento si è costituito parte civile l'americano. In relazione alla divulgazione dello scatto un'indagine era stata aperta anche dalla Procura Militare. Sul punto è stata sollevata la questione di giurisdizione tra giustizia ordinaria e militare. Pellegrini, si legge nel capo di imputazione, ''in violazione della disposizione che fa divieto di pubblicare l'immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre si trova sottoposta all'uso di manette ai polsi ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica, salvo che la persona vi consenta, quale carabiniere in servizio presso la compagnia carabinieri Roma Centro, ritraendo Natale Hjorth allorché lo stesso si trovava nei locali del Roninv carabinieri del Comando provinciale di Roma e diffondendo tale foto su almeno due chat whatsapp, delle quali una dal titolo Reduci ex Secondigliano con 18 partecipanti, dalla quale veniva poi ulteriormente diffusa da terzi ad altri soggetti e chat, arrecava a Natale Hjorth un danno ingiusto''.

A gennaio il processo a Manganaro

Partirà invece a gennaio il processo davanti al giudice monocratico per Fabio Manganaro, il carabiniere accusato di aver bendato Hjorth poco dopo il fermo. Per lui l'accusa è di misura di rigore non consentita dalla legge.