Omicidio Ardea, trans trovata morta in hotel: arrestato un 35enne

Svolta nelle indagini sulla morte di Alejandro Daniel Cabral: fermato Mirko Angeloni. Ad incastrare il presunto killer le intercettazioni

Roma, 26 ottobre 2022 –  È stata soffocata contro il materasso del letto la trans Alejandro Daniel Cabral, la vittima di origini argentine uccisa nella notte del 5 ottobre in un albergo sul litorale romano. Il 35enne Mirko Angeloni, arrestato con l’accusa di omicidio, l’avrebbe colpita con un posacenere e poi afferrata al collo al culmine di una violenta lite, portandola alla morte. Ad incastrarlo le intercettazioni: l'uomo ha più volte ammesso l'omicidio, prima al telefono col fratello e poi in auto con una prostituta. 

L'hotel di Marina Tor San Lorenzo dove è stata ritrovata morta la trans
L'hotel di Marina Tor San Lorenzo dove è stata ritrovata morta la trans

Come è stata uccisa: soffocata e strangolata

L'uomo è stato arrestato oggi dai carabinieri, coordinati dalla Procura di Velletri. Ad incastrare il 35enne una serie di intercettazioni, sia telefoniche che ambientali, durante le quali ha, di fatto, confessato l'azione omicidiaria. Il corpo della trans fu trovato intorno alle 14.30 in una stanza di un albergo a Marina di Tor San Lorenzo, ad Ardea, dove esercitava l'attività di prostituzione. La stanza era completamente in disordine, nei capelli della vittima – conosciuta come Noemi – anche numerosi frammenti di vetro di un posacenere utilizzato dal killer per colpirla, sul muro tracce di sangue.

“Le lesioni riscontrate – scrive il gip nell'ordinanza cautelare – depongono per un'asfissia meccanica violenta dovuta ad un meccanismo misto di soffocamento e strozzamento”. Da subito è apparso chiaro che si trattasse di un omicidio. Gli inquirenti hanno, quindi, ascoltato testimoni e analizzato i tabulati telefonici della trans. Un’attività tecnica grazie alla quale chi indaga è riuscito ad individuare l'utenza del presunto killer. E così gli inquirenti hanno messo sotto controllo il suo telefono.

La confessione al telefono

Da una conversazione del 10 ottobre con il fratello, i primi riscontri alla pista investigativa imboccata. “Tu lo sai che quando sbrocco, sbrocco alla grande”, afferma il 35enne e nel corso di un’altra conversazione aggiunge: “Mi è partita la testa. Non so cosa mi dice il cervello, non mi sono regolato”. Un crescendo di ‘ammissioni’ che culmina in un dialogo carpito in auto tra l'indagato e un'altra transessuale: “Ho ammazzato uno”, ammette.

Nell’ordinanza cautelare il giudice scrive che le modalità del fatto, “per come emergono dalle stesse parole dell'indagato, rilevano una enorme aggressività e un vero spregio della vita umana, privo di qualunque resipiscenza”. Angeloni qualifica come “naturale la sua violenza e lungi dal mostrare una qualche forma di dispiacere si limita a giustificare – conclude il gip – il suo operato: mi è partita la ciavatta”.

L'arresto

È stato arrestato per omicidio un uomo italiano di 35 anni, accusato della morta di Alejandro Daniel Cabral, una transessuale di origini argentine trovata morta in una camera d'albergo a Marina Tor San Lorenzo, una località di mare vicino alla cittadina romana di Ardea. Il corpo era stato ritrovato lo scorso 5 ottobre e, ancora oggi, le circostanze dell’omicidio appaiono ancora oscure, così come il movente.

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Le indagini

L'evento destò parecchio scalpore nella comunità locale, date le circostanze sospette nelle quali fu rinvenuto il cadavere e lo stile di vita della vittima, che ha reso particolarmente complicata l'attività d'indagine, a causa della totale assenza di legami stabili con altre persone del territorio. In attesa di avere ulteriori dettagli dagli inquirenti, al momento le uniche informazioni che stanno circolando sull’uomo, gravemente indiziato del delitto di Alejandro Daniel Cabral, è l’età e la nazionalità del 35enne arrestato.

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L’uomo è stato individuato dopo 20 giorni di ricerche. I carabinieri di Anzio, insieme ai colleghi del nucleo operativo di Frascati, hanno ricostruito le ultime ore di vita della vittima, che era solita trascorrere in quella zona la maggior parte del suo tempo dove, tra l'altro, si prostituiva. In particolare, ci si è concentrati sui suoi ultimi contatti telefonici e sulle persone che l'hanno incontrata poche ore prima del tragico epilogo. Le indagini hanno consentito di raccogliere gravi elementi di colpevolezza a carico dell'uomo 35enne, che nelle ultime ore è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Velletri.

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Dove è avvenuto l'omicidio: la mappa