Martedì 16 Aprile 2024

Omicidio Anzio, arrestato un terzo uomo per l'aggressione del pugile Leonardo Muratovic

Scattate le manette per un 27enne di origine tunisina, accusato di aver preso parte accoltellamento sul lungomare romano, insieme ai fratelli Ed Drissi

Il lungomare di Anzio dove è stato ucciso il giovane pugile Leonardo Muratovic

Il lungomare di Anzio dove è stato ucciso il giovane pugile Leonardo Muratovic

Roma, 10 agosto 2022 – È stato fermato nelle ultime ore un 27enne di origine tunisina, il ragazzo è stato arrestato per l’omicidio del pugile 25enne Leonardo Muratovic, accoltellato sul lungomare di Anzio il 17 luglio scorso. Subito dopo la tragedia erano stati arrestati i fratelli Adam ed Ahmed Ed Drissi, ora gli inquirenti sono arrivati sulle stracce di O.H.A, un 27enne di origine tunisina, ma nato e cresciuto ad Aprilia, sospettato di aver preso parte all’aggressione letale.

La dinamica dell’omicidio

Era solo, disarmato e non legato ad ambienti criminali Leonardo Muratovic, il pugile accoltellato e ucciso lo scorso 17 luglio sul lungomare di Anzio. Ad appurarlo sono stati gli inquirenti che stanno conducendo le indagini per conto del tribunale di Velletri. Il 27enne arrestato ad Aprilia, invece, ha alle spalle precedenti penali per lesioni personali e violazione della legge sugli stupefacenti.

Il 27enne è accusato di aver preso parte all'accoltellamento di Leonardo Muratovic, accaduto sul lungomare di Anzio davanti al locale ''La Bodeguita'', insieme ai fratelli Ed Drissi, il 21enne Adam – già pregiudicato per tentato omicidio, ricettazione e detenzione illegale di armi da fuoco – e il 26enne Ahmed, pregiudicato per porto di oggetti atti ad offendere. Ricercati dalla polizia, due giorni dopo l’omicidio i due fratelli si erano costituiti spontaneamente, presentandosi alla stazione dei carabinieri Gianicolens di Roma.

Il racconto dei testimoni

Fondamentali sono risultate alcune testimonianze, seppur reticenti e contraddittorie, ma univoche nell'indicare la partecipazione dei tre ragazzi all'aggressione: nessuno ha però indicato o visto l'autore o gli autori delle due coltellate, presumibilmente, anche secondo i riscontri autoptici, inferte da due coltelli diversi e di conseguenza da due persone differenti.

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Velletri ha, quindi, sposato le tesi accusatorie proposte dalla procura, formulate sulle indagini condotte dalla squadra mobile e del commissariato, che inquadrano il comportamento tenuto dagli arrestati come assolutamente inequivoco nell'aver fornito un contributo materiale e morale nell'omicidio di Leonardo Muratovic.