Nunzia Schilirò, la nomina a dirigente Cosap 'salva' la poliziotta no Green pass

É stata nominata dirigente Cosap per le pari opportunità: è un escamotage per darle "la libertà di parola" senza autorizzazioni. Il sindacato ha scritto anche una lettera a Draghi per chiedere la sospensione del green pass Aggiornamento: Nunzia Schilirò, sospesa dal servizio la poliziotta no green pass

Nunzia Alessandra Schilirò dal palco di Piazza San Giovanni (Ansa)

Nunzia Alessandra Schilirò dal palco di Piazza San Giovanni (Ansa)

Roma, 9 ottobre 2021 – Arriva lo scudo sindacale per Nunzia Alessandra Schilirò, la vicequestora diventata paladina dei no-vax e finita sotto i riflettori per le dichiarazioni lanciate dal palco di piazza San Giovanni, durante una manifestazione contro il green pass. Aveva bollato il passaporto verde come “il marchio della discriminazione”. Parole forti di condanna all’obbligo vaccinale che hanno spinto il Viminale ad avviare un provvedimento disciplinare, atteso a giorni. Intanto, però, i vertici del coordinamento sindacale della polizia Cosap hanno fatto una scelta di campo, nominandola dirigente nazionale per le Pari Opportunità. Una carica sindacale che d’ora in poi le consentirà di esprimere pareri pubblicamente senza dover chiedere autorizzazioni ai suoi superiori. Un “passaporto”, quindi, per continuare sulle sue posizioni no-green pass. Green pass, vice questore di Roma in piazza: "Illegittimo". Lamorgese: "Gravissimo"

Aggiornamento: Nunzia Schilirò, sospesa dal servizio la poliziotta no green pass

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Oltre al caso Schilirò, il Cosap si mobilita con una lettera a Draghi

La nomina è stata decisa giovedì scorso dalla segreteria nazionale del Cosap, subito dopo i vertici del sindacati hanno firmato una lettera al premier Draghi per chiedere la sospensione del green pass, definendo la scelta dell’obbligo “un modello punitivo e discriminatorio, non idoneo a garantire l’esercizio responsabile delle libertà individuali”. La missiva - che porta il nome del segretario nazionale Cosap, Sergio Scalzo – è l’ultimo tentativo di fermare la valanga del 15 ottobre, giorno in cui il green pass diventerà obbligatorio per tutti i lavoratori, comprese le forze di polizia. È la seconda lettera aperta inviata dal sindacato, che lo scorso 13 settembre aveva già chiesto ufficialmente a Draghi di fermare i motori. Il sindacato “ha sempre e con fermezza manifestato la sua contrarietà a qualsiasi forma di discriminazione – si legge nella lettera – legata al compimento o meno del ciclo vaccinale. Siamo fermamente convinti che si debba garantire a tutti la libertà di scelta se sottoporsi o meno ad un determinato trattamento sanitario, a maggior ragione agli operatori di polizia”.

Schilirò: “Sto imparando che l’uomo ha sempre una scelta”

È soddisfatta della posizione assunta dal sindacato la vicequestora di Roma, Nunzia Alessandra Schilirò. “Sono stata nominata all’unanimità dirigente sindacale nazionale per le pari opportunità. E a tutti i poliziotti che la pensano come me, l’invito a unirvi al Cosap, l’unico sindacato che ha avuto il coraggio di starmi accanto e non mi ha abbandonato nel momento del bisogno. Un sindacato vero, a difesa dei lavoratori”, dice Schillirò sui social. “In questa mia vicenda sto imparando che, come diceva il grande Calvino, l’uomo ha sempre una scelta: può ‘accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più’ oppure ‘cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno’. E io ho riconosciuto migliaia e migliaia di persone di grandissimo valore e, oggi, in particolare, voglio ringraziare il sindacato di Polizia Cosap, in prima linea in difesa della Costituzione e, dunque, come me contrario al lasciapassare verde”.