Roma 'ndrangheta, maxi blitz all’alba: 65 arresti. Le mani del clan sul litorale / VIDEO

Gli accusati avrebbero assunto il controllo del territorio nel litorale a sud della Capitale, infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni

Roma 'ndrangheta, maxi blitz dei carabinieri all’alba: 65 arresti a Roma e provincia

Roma 'ndrangheta, maxi blitz dei carabinieri all’alba: 65 arresti a Roma e provincia

Roma, 17 febbraio 2022 - Maxi blitz all'alba di oggi, giovedì 17 febbraio, a Roma e in provincia, agli arresti 65 persone. E' in corso da questa mattina 17 febbraio dalle prime ore dell'alba una vasta operazione dei carabinieri del Comando Provinciale di Roma che stanno eseguendo un'ordinanza, emessa dal gip del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone misure cautelari nei confronti di 65 persone. Alcune di queste sono gravemente indiziate di far parte di un'associazione per delinquere di stampo mafioso.

Roma 'ndrangheta, maxi blitz dei carabinieri all’alba: 65 arresti a Roma e provincia
Roma 'ndrangheta, maxi blitz dei carabinieri all’alba: 65 arresti a Roma e provincia
Secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbero costituito una locale di 'ndrangheta, che si ipotizza avesse assunto il controllo del territorio nel litorale a sud di Roma, infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni e gestendo operazioni di narcotraffico internazionale. Sono tuttora in corso perquisizioni e sequestri.

Anzio, ma anche Nettuno

La cosca della ' Ndrangheta cercava di orientare le elezioni del 2019 anche del comune di 47 mila e 641 anime a circa 65 chilometri da Roma. Secondo quanto scrive il gip di Roma, Livio Sabatini, nell'ordinanza di oltre 1500 pagine che ha portato a 65 arresti, "emerge la contiguita'" di alcuni dei principali indagati, arrestati per associazione mafiosa, "con vari esponenti politici" di Nettuno. Anche in occasione delle elezioni comunali, del maggio 2019, uno dei principali indagati, scrive il gip, "si era attivato per convogliare i voti", su uno dei consiglieri eletti nella lista del sindaco Alessandro Coppola, che a quanto si apprende non è indagato nell'inchiesta.

In una conversazione Giacomo Madaffari, ritenuto capo dell'organizzazione, "rivendicava la sua amicizia con il sindaco di Nettuno Coppola e manifestava il rischio che sarebbe disceso dall'accostamento della sua persona quella di Coppola", scrive il gip rimandando a un'intercettazione: "Ci arrestano (nd'attaccanu) ... e...cacciano pure Coppola'".