Roma, multati ai Parioli figli del capo di gabinetto di Gualtieri: "Non sapete chi siamo"

I due ragazzi di 19 e 17 anni, erano a bordo dell'auto del papà Albino Ruberti. Il rimprovero del genitore: "Dovete avere più rispetto delle istituzioni"

I controlli da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma

I controlli da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma

Roma, 5 febbraio 2022 - Guai per i figli del capo di gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, Albino Ruberti, che aveva ricoperto lo stesso ruolo anche alla Regione Lazio con Nicola Zingaretti.

I due, 19 e 17 anni, sono stati infatti fermati ieri per un controllo dai carabinieri ai Parioli mentre erano con altri amici a bordo dell'auto del padre parcheggiata in strada. Solo che, quando i militari hanno chiesto i documenti per identificarli, i due avrebbero reagito in malo modo, spiegando che, visto il ruolo ricoperto dal padre in Campidoglio e prima ancora in regione, i Carabinieri avrebbero dovuto fermare altri e non loro o li avrebbero fatti trasferire.

Quindici giorni in piazza Euclide

Un atteggiamento che certo non ha impensierito gli uomini dell'Arma, i quali, andati avanti con l'identificazione, hanno anche scoperto come un episodio analogo, con simili recriminazioni, fosse capitato poco più di 15 giorni fa. Il più grande dei due fratelli era stato infatti già identificato a metà gennaio durante un controllo a piazza Euclide. In quel caso, i Carabinieri avevano invitato i ragazzi presenti in strada, circa una cinquantina, a indossare le mascherine e mantenere il distanziamento.

Tra i sei 'refrattari' per cui stava per scattare la multa anche il 19enne figlio del capo di gabinetto del sindaco, che pur non facendo in quell'occasione riferimento specifico al padre, avrebbe detto ai carabinieri di aver sbagliato a 'beccare' proprio chi non dovevano prendere, accusandoli di non saper fare il proprio lavoro e dicendo loro che comunque presto non lo avrebbero fatto più.

Per i due è scattata una multa, "regolarmente pagata" fa sapere il padre . Ma soprattutto un aspro rimprovero da parte del genitore, che ha invitato energicamente i figli ad avere il massimo rispetto per carabinieri e le forze dell'ordine in generale e a non ricascarci più.