Roma, mozione Whirlpool torna in aula. De Lorenzo: "Fabbrica presidio di legalità"

"Battaglia del Mezzogiorno e dell'intero Paese contro a delocalizzazione di un gigante industriale", ha detto in aula la parlamentare di Liberi e Uguali

Lavoratrici Whirlpool in corteo

Lavoratrici Whirlpool in corteo

Roma, 8 luglio 2021 - "La lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della Whirlpool di Napoli è emblematica della difesa di un diritto costituzionale su cui si misura la volontà reale di tutte le forze politiche di affrontare e risolvere i problemi del Mezzogiorno". È iniziato così l'intervento della deputata Rina Valeria De Lorenzo sulla mozione Whirlpool, presentata oggi alla Camera dal gruppo “Liberi e uguali”.

L'azienda si è impegnata a tenere le bocce ferme fino al 14 luglio, il giorno in cui si terrà un nuovo incontro del tavolo ministeriale: entro quella data, i vertici della Whirlpool dovranno fare sapere se accettano o meno la proposta di prolungare la cassa integrazione per altri 13 mesi.

"É la battaglia – ha aggiunto la deputata De Lorenzo – di centinaia di donne e uomini che difendono quella fabbrica e con essa la città, il Mezzogiorno, ma anche l'intero Paese, contro la chiusura e la delocalizzazione di un gigante industriale, leader nella produzione di elettrodomestici”.

Non tutto è perduto, i lavoratori sperano in una soluzione al 90esimo minuto. “La battaglia di Davide contro Golia ci insegna che c'è un'altra possibilità – ha proseguito la relatrice della mozione –: bisogna ricercare ad ogni costo una soluzione perché nella fabbrica Whirlpool di Napoli riprenda il ciclo di produzione”.

I lavoratori sperano di rientrare in fabbrica, per salvare il proprio futuro dalla spirale di disoccupazione. “Gli operai della Whirlpool rivendicano un bisogno di legalità – ha ricordato Rina Valeria De Lorenzo – consapevoli che quella fabbrica è prima di tutto un presidio di legalità, costruisce economia locale pulita e garantisce il futuro dignitoso di migliaia di famiglie. E alla dignità della persona che occorre guardare. Ogni scelta, ogni decisione, ogni attività della politica deve avere come fine la sua realizzazione attraverso il riconoscimento del diritto al lavoro su cui si fonda la nostra Repubblica", ha concluso De Lorenzo.