Militari vittime di amianto, la Difesa condannata a risarcire familiari

Altri due procedimenti penali nei confronti del Ministero della Difesa, uno a Venezia e uno in Istruttoria. La sottosegretaria Pucciarelli: “Massima attenzione alle vittime del dovere”

Sottosegretaria Difesa Stefania Pucciarelli

Sottosegretaria Difesa Stefania Pucciarelli

Roma, 25 giugno 2021 - L’Osservatorio Nazionale Amianto esulta per la sentenza di ieri del Tribunale Civile di Roma che ha condannato il Ministero della Difesa a risarcire per un milione di euro i familiari di un militare esposto all’amianto mentre prestava servizio nei sommergibili e morto a soli sessant’anni a causa di un mesotelioma, un tumore provocato dal contatto con la sostanza tossica.

“Con questa sentenza storica per l’importo liquidato finalmente è stato affermato il principio che i militari di leva esposti all’amianto in servizio nella Marina Militare, come nelle altre forze armate italiane, hanno diritto al risarcimento del danno", ha commentato l’avvocato Ezio Bonanni, che insieme all’Osservatorio ha supportato in giudizio la vedova e i due figli della vittima.

Altri due procedimenti penali pendenti contro la Marina

Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto, già dal 2008 sarebbero stati censiti più di 570 casi di mesotelioma tra coloro che hanno svolto servizio nella Marina Militare italiana, e questa potrebbe essere solo la punta di un iceberg. L’associazione è attiva per fornire tutela legale e risarcimenti alle vittime e alle loro famiglie.

Attualmente contro la Marina Militare sono pendenti due procedimenti penali: il primo presso la Corte d’Appello di Venezia, con la prossima udienza fissata il 7 luglio e il secondo in Istruttoria, dopo che la Procura generale ha avocato le indagini.

La sottosegretaria alla Difesa Pucciarelli: “Massima attenzione del Ministero”

Ieri sul tema era intervenuta anche la sottosegretaria alla Difesa Stefania Pucciarelli: “Il ministero della Difesa rivolge la massima attenzione alle esigenze riguardanti le istanze provenienti dalle vittime del dovere, anche a causa dell'esposizione all'amianto e ad altri rischi ambientali in ragione del servizio”, aveva dichiarato nel corso di un incontro con il Maresciallo della Marina Militare Salvatore Garau, vittima del dovere e mutilato in servizio e referente del “Coordinamento Amianto ed altri rischi pro comparto Difesa e sicurezza nazionale”.

Perciò, ha concluso Pucciarelli, “La Difesa segue gli sviluppi delle iniziative parlamentari avviate su questo delicato tema” perché consapevole “che tali istanze siano di notevole rilevanza in quanto attinenti alla tutela e alla salute del personale in servizio, in quiescenza e dei loro familiari”.