Giovedì 18 Aprile 2024

Medico di turno aggredito al pronto soccorso a Civitavecchia: 24 denunciato

Spintonato e schiaffeggiato dal giovane che, senza alcuna patologia, pretendeva di essere ricoverato. Als: "Pugno in pieno volto". E' il quindicesimo caso da inizio anno

Pronto soccorso

Pronto soccorso

Civitavecchia (Roma), 28 agosto 2022 - Ancora una aggressione ai danni del personale sanitario vicino Roma Il nuovo episodio è avvenuto ieri pomeriggio 27 agosto al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo di Civitavecchia. 

Protagonista un 24enne che ha spintonato e schiaffeggiato il medico di turno, un 54enne, colpevole, secondo il giovane, di non volerlo ricoverare.

Sul posto i carabinieri di Civitavecchia. Il 24enne è stato bloccato e denunciato per violenza a pubblico ufficiale. Il medico aggredito ha anche formalizzato una querela nei confronti del giovane che, pur senza avere alcuna patologia, aveva chiesto con insistenza il ricovero. Il rifiuto del medico ha poi scatenato la reazione violenta. 

Il quindicesimo caso dall'inizo dell'anno

"È con profonda amarezza e preoccupazione che la Asl Roma 4 comunica un nuovo, ennesimo episodio di aggressione verificatosi nel pomeriggio del 27 agosto al Ps dell'Ospedale San Paolo di Civitavecchia, per la precisione il 15 esimo dall'inizio dell'anno, ed il secondo nelle ultime due settimane. Questa volta purtroppo la violenza non è stata solo verbale ma anche fisica, ed il nostro medico in servizio al Ps, uno dei più esperti peraltro, ha ricevuto un pugno in pieno volto". Lo comunica la direttrice Generale della Asl Roma4, Cirstina Matranga.

"Nemmeno la postazione fissa di un vigilantes in Ps è evidentemente riuscita a scoraggiare le aggressioni, che si susseguono con frequenza allarmante. Proprio in questi giorni la direzione aziendale sta affrontando il fenomeno, mettendo in campo anche progetti e soluzioni logistiche che possano prevenire ed evitare le aggressioni, e ciò lo si sta facendo anche ascoltando gli utenti che ci contattano sui canali social - spiega la Dg - . Questi però sono episodi che non possono trovare alcuna giustificazione, che minano la tranquillità deglioperatori, la qualità delle prestazioni e dunque anche la salute stessa degli assistiti, oltre che colpire una delle categorie più provate dal Covid, rendendo ancora più ardua se non drammatica la vita di chi lavora in Pronto soccorso e che, nonostante tutto, continua ad accogliere ed a curare", ribadisce Matranga, annunciando poi che "la direzione aziendale sarà ferma nel denunciare il grave episodio anche nelle sedi giudiziarie, e si costituirà parte civile.

Il fenomeno richiede e riceverà la massima attenzione ed allerta. Ancora una volta l'intera comunità aziendale si stringe attorno alle vittime di questo gravissimo gesto. Un sentito ringraziamento va anche alle forze dell'ordine per il tempestivo intervento che ha portato all'immediato arresto dell'aggressore», conclude.