Un bambino durante l'allattamento materno

Roma, 22 gennaio 2023 - Tragedia a Roma dove un neonato è deceduto, pare per soffocamento, schiacciato dalla madre che si è addormentata mentre lo allattava. Il fatto sarebbe accaduto mentre la donna ancora si trovava ricoverata in ospedale, dopo il travaglio e il parto. Il piccolo sarebbe morto schiacciato dalla madre addormentatasi durante l'allattamento. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo in relazione alla morte del neonato avvenuto la notte tra il 7 e l'8 gennaio scorso nel reparto di ginecologia dell'ospedale Pertini. Al momento il procedimento è contro ignoti ma gli inquirenti vogliono verificare se ci siano state carenze nell'assistenza della madre. I pm hanno disposto l'autopsia.  Neonato morto a Roma soffocato dalla mamma, il papà: "Lasciata sola" Neonato morto all'ospedale Pertini a Roma, la mamma: "Ho chiesto aiuto, mi hanno ignorata" Cosa è successo  In base a quanto ricostruito la donna, una trentenne, nel tardo pomeriggio del 7 gennaio avrebbe chiesto al personale del reparto di potere restare con il bimbo alcuni minuti in più dopo averlo allattato.  Durante il turno di notte una infermiera ha però notato il corpo senza vita del bimbo accanto a quello della madre. Sarebbe stato anche praticato un disperato tentativo di rianimazione ma purtroppo per il neonato non c'è stato nulla da fare. Chi indaga spera di ottenere dall'esame autoptico risposte certe su cosa abbia causato il decesso. Roma, neonato morto soffocato al Pertini: a dare l'allarme la compagna di stanza Il protocollo dell'ospedale  Secondo il protocollo il personale dell'ospedale avrebbe dovuto sorvegliare che il neonato venisse riportato in culla dopo l'allattamento. Lo prevedono le regole e gli accordi proprio per evitare i danni collaterali del co-sleeping, considerato tra le principali cause di morte dei neonati. Quello che i pm della procura romana dovranno stabilire se corrisponda a verità quanto raccontato fino a questo momento e cioè che la donna avrebbe preso il piccolo in braccio nel tardo pomeriggio e l'infermiera in servizio si sarebbe accorta solo dopo la mezzanotte della tragedia. In sostanza la verifica della magistratura è volta a chiarire se si siano violati i protocolli e se vi siano state nelle negligenze.  Camila muore dopo il parto, mamma Giulia: "Torno a casa con ventre vuoto cicatrice e bara" Le raccomandazioni di Unimamma.it «La condivisione del letto è uno dei fattori di rischio per quanto riguarda la morte improvvisa e inaspettata del lattante (da 0 a 12 mesi)», scrive in una nota Unimamma.it «L'American Academy of Pediatrics, a questo proposito -, spiegano ancora da Unimamma.it-, raccomanda per il sonno del neonato un ambiente sicuro, al fine di ridurre i pericoli. Nello specifico, attraverso le raccomandazioni del 2022, consiglia: il coricamento in posizione supina, l'uso di una superficie di riposo solida e non inclinata, la condivisione della stanza ma non del letto. È dunque consigliabile, idealmente per i primi sei mesi, che i neonati dormano nella stanza dei genitori, vicino al loro letto, ma su una superficie separata e adeguata all'età e alle dimensioni del piccolo. Bisogna considerare che l'ente americano si è espresso come rispettoso della necessità o della scelta genitoriale di condividere il letto con il bambino, tuttavia, sulla base dei dati disponibili, non raccomanda questa pratica in nessuna circostanza. Come nella situazione verificatasi a Roma, la condivisione del letto può avvenire involontariamente se i genitori si addormentano mentre alimentano il bambino, o in momenti di particolare stanchezza. Soprattutto nei bambini di età inferiore a 4 mesi è, dunque, fondamentale che i genitori siano particolarmente vigili per evitare colpi di sonno. A questo proposito è fondamentale ribadire l'importanza di una rete di supporto attorno a chi accudisce un neonato, dal momento che, in una fase così delicata, la stanchezza può prendere il sopravvento in ogni momento».  Roma incendio, fiamme in un appartamento: intossicato un neonato Roma, bambino di un anno rischia di soffocare: salvato da un 'carabiniere eroe' Le reazioni della politica  Il dramma solleva vecchie nuove questioni sul tema del personale negli ospedali.   "Incredibile come il momento più felice del mondo per ogni donna possa trasformarsi in dramma. Mi stringo nel dolore a questa mamma che ha perso il suo piccolo e non posso non rilevare, ancora una volta, come la situazione dei nostri ospedali, in sofferenza per il poco personale, sia da non sottovalutare". Lo dice Giovanni Iacoi, candidato di Forza Italia alla Regione Lazio. "La Procura indaga per omicidio colposo riconoscendo la mamma parte lesa. Probabilmente si contesta un comportamento omissivo. Purtroppo nelle corsie il personale scarseggia e molto spesso diventa difficile gestire tutte le situazioni che si presentano. Sono sicuro - dice Iacoi - che la Magistratura accerterà eventuali responsabilità, ma perché ciò non si ripeta più, occorre dotare i reparti di personale in numero adeguato a gestire le esigenze di tutti i pazienti. La Regione Lazio - conclude - ha bisogno di una politica che metta al centro i diritti dei cittadini e tra questi spicca quello alla salute".

Cronaca

Roma, 22 gennaio 2023 - Tragedia a Roma dove un neonato è deceduto, pare per soffocamento, schiacciato dalla madre che si è addormentata mentre lo allattava. Il fatto sarebbe accaduto mentre la donna ancora si trovava ricoverata in ospedale, dopo il travaglio e il parto. 
Il piccolo sarebbe morto schiacciato&nbsp;dalla madre addormentatasi durante l'allattamento.&nbsp;La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo in relazione alla morte del neonato avvenuto la notte tra il 7 e l'8 gennaio scorso nel reparto di ginecologia dell'ospedale Pertini.&nbsp;Al momento il procedimento è contro&nbsp;ignoti ma gli inquirenti vogliono verificare se ci siano state&nbsp;carenze nell'assistenza della madre.&nbsp;I pm hanno disposto l'autopsia.&nbsp; 
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<h2 class="title-paragraph">Cosa è successo&nbsp;</h2> 
In base a quanto&nbsp;ricostruito la donna, una trentenne, nel tardo pomeriggio del 7&nbsp;gennaio avrebbe chiesto al personale del reparto di potere&nbsp;restare con il bimbo alcuni minuti in più dopo averlo allattato.&nbsp; 
Durante il turno di notte una infermiera ha però notato il corpo&nbsp;senza vita del bimbo accanto a quello della madre. Sarebbe stato&nbsp;anche praticato un disperato tentativo di rianimazione ma&nbsp;purtroppo per il neonato non c'è stato nulla da fare. Chi indaga&nbsp;spera di ottenere dall'esame autoptico risposte certe su cosa&nbsp;abbia causato il decesso. <a data-img="/polopoly_fs/1.8473277!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_680/image.jpg" data-img-alt="Un bambino durante l&amp;#39;allattamento materno" data-img-thumb="/polopoly_fs/1.8473277!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" data-polopoly-id="1.8480078" data-shortcode="true" data-type="article" href="https://www.quotidiano.net/roma/neonato-morto-pertini-compagna-di-stanza-1.8480078" title="Roma, neonato morto soffocato al Pertini: a dare l&amp;#39;allarme la compagna di stanza">Roma, neonato morto soffocato al Pertini: a dare l'allarme la compagna di stanza</a> 
<h2 class="title-paragraph">Il protocollo dell'ospedale&nbsp;</h2> 
Secondo il protocollo il personale dell'ospedale avrebbe dovuto sorvegliare che il&nbsp;neonato venisse riportato in culla dopo l'allattamento. Lo prevedono le regole e gli accordi proprio per evitare i danni collaterali del co-sleeping, considerato tra le principali cause di morte dei neonati. Quello che i pm della procura romana dovranno stabilire se corrisponda a verità quanto raccontato fino a questo momento e cioè che la donna avrebbe preso il piccolo in braccio nel tardo pomeriggio e l'infermiera in servizio si sarebbe accorta solo dopo la mezzanotte della tragedia. In sostanza la verifica della magistratura è volta a chiarire se si siano violati i protocolli e se vi siano state nelle negligenze.&nbsp; 
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<h2 class="title-paragraph">Le raccomandazioni di&nbsp;Unimamma.it</h2> 
«La condivisione del letto è uno dei fattori di rischio per quanto riguarda la morte improvvisa e inaspettata del lattante (da 0 a 12 mesi)», scrive in una nota Unimamma.it «L'American Academy of Pediatrics, a questo proposito -, spiegano ancora da Unimamma.it-, raccomanda per il sonno del neonato un ambiente sicuro, al fine di ridurre i pericoli. Nello specifico, attraverso le raccomandazioni del 2022, consiglia: il coricamento in posizione supina, l'uso di una superficie di riposo solida e non inclinata, la condivisione della stanza ma non del letto. È dunque consigliabile, idealmente per i primi sei mesi, che i neonati dormano nella stanza dei genitori, vicino al loro letto, ma su una superficie separata e adeguata all'età e alle dimensioni del piccolo. Bisogna considerare che l'ente americano si è espresso come rispettoso della necessità o della scelta genitoriale di condividere il letto con il bambino, tuttavia, sulla base dei dati disponibili, non raccomanda questa pratica in nessuna circostanza. Come nella situazione verificatasi a Roma, la condivisione del letto può avvenire involontariamente se i genitori si addormentano mentre alimentano il bambino, o in momenti di particolare stanchezza. Soprattutto nei bambini di età inferiore a 4 mesi è, dunque, fondamentale che i genitori siano particolarmente vigili per evitare colpi di sonno. A questo proposito è fondamentale ribadire l'importanza di una rete di supporto attorno a chi accudisce un neonato, dal momento che, in una fase così delicata, la stanchezza può prendere il sopravvento in ogni momento».&nbsp; 
<a data-img="/polopoly_fs/1.8463807!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_680/image.jpg" data-img-alt="Vigili del fuoco (immagini di repertorio)" data-img-thumb="/polopoly_fs/1.8463807!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" data-polopoly-id="1.8463805" data-shortcode="true" data-type="article" href="https://www.quotidiano.net/roma/incendio-intossicato-neonato-1.8463805" title="Roma incendio, fiamme in un appartamento: intossicato un neonato">Roma incendio, fiamme in un appartamento: intossicato un neonato</a> <a data-img="/polopoly_fs/1.7856903!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_680/image.jpg" data-img-alt="Il carabiniere che ha salvato il bambino a Trastevere" data-img-thumb="/polopoly_fs/1.7856903!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" data-polopoly-id="1.7856896" data-shortcode="true" data-type="article" href="https://www.quotidiano.net/roma/bambino-soffocare-salvato-carabiniere-1.7856896" title="Roma, bambino di un anno rischia di soffocare: salvato da un &amp;#39;carabiniere eroe&amp;#39;">Roma, bambino di un anno rischia di soffocare: salvato da un 'carabiniere eroe'</a> 
<h2 class="title-paragraph">Le reazioni della politica&nbsp;</h2> 
Il dramma solleva vecchie nuove questioni sul tema del personale negli ospedali.&nbsp;&nbsp;&nbsp;"Incredibile come il momento più felice del mondo per ogni donna possa trasformarsi in dramma. Mi stringo nel dolore a questa mamma che ha perso il suo piccolo e non posso non rilevare, ancora una volta, come la situazione dei nostri ospedali, in sofferenza per il poco personale, sia da non sottovalutare". Lo dice Giovanni Iacoi, candidato di Forza Italia alla Regione Lazio. "La Procura indaga per omicidio colposo riconoscendo la mamma parte lesa. Probabilmente si contesta un comportamento omissivo. Purtroppo nelle corsie il personale scarseggia e molto spesso diventa difficile gestire tutte le situazioni che si presentano. Sono sicuro - dice Iacoi - che la Magistratura accerterà eventuali responsabilità, ma perché ciò non si ripeta più, occorre dotare i reparti di personale in numero adeguato a gestire le esigenze di tutti i pazienti. La Regione Lazio - conclude - ha bisogno di una politica che metta al centro i diritti dei cittadini e tra questi spicca quello alla salute". &nbsp;

Roma, mamma si addormenta mentre allatta in ospedale al Pertini, muore neonato

Durante il turno di notte una infermiera ha però notato il corpo senza vita del bimbo. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo e disposto l'autopsia

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