Roma, maltrattamenti in famiglia, vittime le donne: 3 arresti

Moglie, fidanzate, compagne vittime degli uomini. Tre casi di violenze fermate dall’intervento della polizia.

Maltrattamenti in famiglia, tre arresti

Maltrattamenti in famiglia, tre arresti

Roma, 31 agosto 2021 - Maltrattamenti e lesioni in famiglia, 3 arresti nelle ultime ore. Il primo episodio a Velletri. Lui, detto lo 'sciamano', 41 anni, di Velletri alla fine è finito in carcere. Lei lo aveva conosciuto circa un anno e mezzo fa e dopo qualche tempo erano andati a convivere. I rapporti tra di loro però erano via via degenerati in un crescendo di violenza nei confronti della donna. L’ultimo episodio avvenuto l`11 agosto scorso, lui l`ha ferita con una tazza provocandole un taglio all’avambraccio con lesione di un tendine e ricovero in ospedale, con 30 giorni di prognosi. Gli investigatori del commissariato di Anzio, andati in ospedale, hanno ascoltato le dichiarazioni della donna: continue violenze, minacce, oltre a costrizioni fisiche e psicologiche. Con il divieto di frequentare o incontrare altre persone senza il suo consenso, il non poter mangiare se non con lui e il controllo della rubrica del cellulare con la cancellazione di tutti i contatti. Dopo la dimissione dall’ospedale, la donna ha presentato la denuncia contro il 'fidanzato'. In un precedente episodio l’uomo, mentre stavano litigando in macchina, per impedirle di scendere dall’auto, ha accelerato la corsa e perso il controllo del mezzo. Nella circostanza la donna ha riportato la frattura della III vertebra lombare con una prognosi di 25 giorni. Il 41enne è stato arrestato.

Arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate un bengalese di 56 anni. A suo carico c'è una denuncia per una lite per futili motivi che si sarebbe potuta trasformare in tragedia se la polizia non fosse intervenuta nel giro di pochi minuti. Erano circa le 17.00 di ieri 30 agosto quando al 112 è arrivata la richiesta di aiuto di una ragazza perché i genitori stavano litigando ed il padre minacciava di uccidere la madre. Subito sono arrivate sul posto tre pattuglie. Gli agenti hanno trovato la ragazza e la madre sul pianerottolo, quest’ultima sanguinante per una ferita alla testa. Dall’interno dell’appartamento provenivano grida d’aiuto da parte del figlio che cercava di trattenere l’uomo che continuava ad urlare: "lasciami che l’ammazzo!". A quel punto alcuni agenti sono rimasti fuori con le 2 donne per proteggerle. Gli altri investigatori della polizia sono entrati in casa, passando dalla finestra ed hanno bloccato l’uomo. . Nell'abitazione sono stati trovati mobili spostati, un televisore ribaltato a terra, pezzi di vetro e parecchie macchie di sangue. In breve è stato ricostruito quanto avvenuto. L'uomo ha aggredito la moglie e l'ha colpita alla testa con una bottiglia di vetro. Solo grazie all’intervento del figlio le donne erano riuscite a scappare e a chiamare il 112. I familiari hanno inoltre dichiarato che non era la prima volta che il 56enne era violento con loro, sia verbalmente che fisicamente, ma che non avevano mai denunciato per paura di peggiorare la situazione. La vittima, trasportata in codice giallo al pronto soccorso, è stata medicata e giudicata guaribile in 15 giorni.

Dovrà rispondere del reato di stalking, resistenza a pubblico ufficiale, nonché di lesioni personali un cittadino romano di 47 anni. Per lui i problemi sono cominciati alle 16.30 di ieri pomeriggio 30 agosto 2021, quando la Sala Operativa della Questura ha inviato in zona Val Cannuta gli agenti della Sezione Volanti e dei colleghi del XIV Distretto Primavalle per una richiesta di aiuto da parte di una donna, minacciata dal suo ex fidanzato. Arrivati sul posto, i poliziotti hanno immediatamente preso contatti con la donna la quale ha riferito che poco prima il suo ex, come già avvenuto in altri episodi, dopo averle fatto numerose telefonate nel corso delle quali l’aveva anche minacciata di morte e di percosse, si è presentato sotto casa. Molto scossa e impaurita e con l’occhio sinistro livido, la donna ha precisato che la lesione le era stata provocata il giorno prima e che temeva per la propria vita. Durante la loro presenza, la vittima ha ricevuto diverse telefonate, tutte messe in vivavoce per farle ascoltare agli agenti: tutte minacce di morte d aperte dell’ex. I poliziotti si sono allora trattenuti nell’abitazione, al fine di scongiurare il peggio. Dopo pochi minuti l’aggressore è tornato, ad aspettarlo questa volta ha trovato gli agenti che, raggiunto in strada, lo hanno immobilizzato, nonostante avesse tentato di allontanarsi spintonandoli. La vittima, dopo essere stata trasportata in ospedale per le cure mediche, dove le è stato riscontrato un trauma emivolto da aggressione, è stata accompagnata negli uffici di polizia, per sporgere denuncia. Per il 47enne romano sono scattate le manette.

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