
A sinistra: Francis Kaufmann con la donna e la bambina trovate morte (foto 'Chi l'ha visto?'). A destra: sopralluogo della Scientifica a Villa Pamphili, Roma
Roma, 19 giugno 2025 – Aveva ricevuto dal Mic 863mila euro di fondi pubblici per realizzare un film ambientato a Roma: ‘Stelle della notte' il titolo del progetto, con regista Rexal Ford. Ma il nome era falso, così come il curriculum da sedicente regista. Continuano a emergere elementi imprevedibili dal passato di Francis Kaufmann, il 46enne californiano accusato del duplice omicidio della 28enne russa Anastasia Trofimova e della sua bimba di 11 mesi.
Il Ministero ha avviato verifiche e, se dovessero emergere irregolarità, “oltre alla revoca immediata del beneficio concesso – fanno sapere dal dicastero – il produttore verrebbe escluso dai benefici della Legge Cinema per 5 anni e le fattispecie emerse verrebbero segnalate ai competenti organi giudiziari".
Fondi del Mic per un film mai girato
Era il 2020, tre anni prima di conoscere Anastasia a Malta. Kaufmann era già stato a Roma, dove era riuscito a ottenere fondi pubblici per tax credit di oltre 863mila euro grazie al millantato progetto del film che voleva girare. Un finanziamento, autorizzato nel novembre 2020 da Nicola Borrelli, allora direttore generale Cinema e Audiovisivo del ministero dei Beni culturali guidato da Dario Franceschini nel governo Giuseppe Conte bis, legato al progetto per la produzione del film 'Stelle della notte' con regista – appunto – Rexal Ford, legato alla società maltese Tintagel Films Llc. A darne notizia, in esclusiva, è il quotidiano online Open, che cita anche il numero preciso del decreto (il 2872 del 27 novembre 2020) e l'importo esatto del tax credit accordato: 863.595,90 euro.
C’è di mezzo una società romana
A supportare l'operazione in Italia è stata la società romana Coevolutions, realmente esistente, che ha formalmente presentato la richiesta di finanziamento. Il piano indicava l'utilizzo del credito nel 2021, ma secondo quanto accertato da Open, la domanda definitiva è stata inviata nel 2023 sfruttando un vuoto normativo: le produzioni internazionali potevano accedere al credito senza l'obbligo di presentare prove tangibili, come riprese già effettuate.
E Rexal Ford è proprio il falso nome utilizzato da Kaufmann durante il suo ultimo soggiorno a Roma, prima dell’omicidio della compagna e della bambina che lui sostiene essere sua, ma di cui si attendono i risultati del Dna.
Come sono morte mamma e figlia
Gli inquirenti, intanto, grazie anche alla collaborazione dell'FBI e delle autorità maltesi - isola sulla quale Anastasia era arrivata nel settembre del 2023 - sono riusciti ad accertare chi fosse la "donna dei tatuaggi", quel corpo già in stato avanzato di decomposizione su cui è stato, al momento, impossibile accertare le cause della morte. La piccola Andromeda Ford, così come risulta dalla pratica avviata da Kaufmann all'ambasciata americana di La Valletta, è stata invece strangolata dal padre la sera del 6 giugno e lasciata vicino a una siepe nella grande area verde della Capitale.
Una telefonata dalla Siberia: “È mia figlia”
Utile a ricostruire il vissuto della 28enne sarà il racconto della madre della ragazza – quando verrà ascoltata dagli inquirenti – individuata grazie a una testimone che ha contattato la trasmissione ‘Chi l'ha visto?’. Determinante per il riconoscimento da parte della madre, un tatuaggio che la ragazza aveva su un piede. Nessuno, però, aveva presentato una denuncia di scomparsa e quindi le ricerche si sono trasformate in una vera e propria corsa a ostacoli.
È stata un'amica della madre, secondo quanto ha ricostruito 'Chi l'ha visto?', insospettita dal silenzio della ragazza, a cercare in rete il nome dell'uomo e a trovare l'appello sui social della trasmissione legato ai corpi rinvenuti a Roma. A quel punto ha chiamato.
Gli ultimi spostamenti della misteriosa coppia
Ora l'attenzione si concentra su Kaufmann (detenuto nel carcere di Larissa), che utilizzava anche un alias italiano, Matteo Capozzi, nome con cui aveva acquistato una Sim telefonica dopo il suo arrivo a Roma, forse mostrando un ulteriore documento falso. Il "finto regista e produttore" si era trasferito a Malta forse già nel 2021, ma solo nel settembre del 2023 entra in contatto con la ragazza russa. La donna partorisce Andromeda il 14 giugno 2024, ma dopo alcuni mesi il californiano decide di andare via.
Contatta una società di charter e, tra la fine di marzo e l'inizio di aprile, a bordo di un catamarano raggiunge la Sicilia, non è ancora chiaro se con la donna e la bambina oppure da solo. Gli inquirenti sono al lavoro per capire esattamente dove abbiano vissuto i tre e se sono stati ospitati da altre persone.
Lui ha cercato casa a Roma, anche nei quartieri Aurelio e Monteverde. Il suo stile di vita non era da clochard: le carte di credito erano finanziate dai genitori in California. In strada non passava inosservato: almeno tre o quattro le identificazioni effettuate dalla polizia, l'ultima delle quali quando Anastasia era già morta. L'uomo è stato fermato con la bimba in braccio e ha mostrato il passaporto senza fornire ulteriori spiegazioni sull'assenza della madre. E proprio su questa attività di polizia il questore di Roma, Roberto Massucci, d'intesa con il capo della polizia Vittorio Pisani, ha disposto una "puntuale ricostruzione" di tutti gli episodi per verificare eventuali falle nei controlli su Kaufmann.