Roma, incidente: schianto sulla Salaria è morto Massimo Bochicchio, il broker dei vip

Ha perso il controllo della moto, una Bmw che si è incendiata. Accusato di aver raggirato personaggi del calibro di Marcello Lippi e El Sharawi, era ai domiciliari. Lunedì lo attendeva l'udienza in tribunale

Arrivo all'aeroporto di Fiumicino di Massimo Bochicchio nel 2021

Arrivo all'aeroporto di Fiumicino di Massimo Bochicchio nel 2021

Roma, 19 giugno 2022 - Sotto processo a Roma per l'accusa di avere truffato vip e personaggi dello sport, Massimo Bochicchio è morto oggi sulla Salaria, a Roma, dopo che la sua moto è andata a fuoco. Lo schianto oggi 19 giugno alle 12 di oggi in un incidente stradale avvenuto su via Salaria, all'altezza del civico 875 in direzione Roma. Il broker ha perso il controllo del mezzo su cui si trovava, una Bmw che, una volta finita fuori strada, si è incendiata. Bochicchio è deceduto sul colpo. 

Il broker era finito nei guai con la giustizia per le accuse di riciclaggio e abusiva attività finanziaria per aver truffato alcuni vip e personaggi dello sport, tra cui l'ex allenatore della Nazionale Marcello Lippi, l'attaccante della Roma Stephan El Shaarawy, l'ex tecnico dell'Inter Antonio Conte che avrebbe investito, tramite il fratello, circa 24 milioni di euro e l'ambasciatore Raffaele Trombetta. 

Ai domiciliari, proprio domani lunedì 20 giugno era in programma a piazzale Clodio l'udienza in cui Bochicchio è imputato. Sono in corso verifiche per ricostruire la dinamica dell'incidente.

I guai con la giustizia

Bochicchio si trovava agli arresti domiciliari dopo essere stato arrestato il 26 novembre scorso dai militari della Guardia di Finanza, su disposizione del gip di Roma, per abusivismo finanziario. I finanzieri, lo stesso giorno, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di 70 milioni di euro a carico del broker, difeso dall'avvocato Gianluca Tognozzi, che si trovava già agli arresti domiciliari per alcune truffe.

In base a quanto emerso dalle indagini, Bochicchio, attraverso due società inglesi a lui stesso riconducibili e prive della necessaria autorizzazione a operare, avrebbe prestato abusivamente servizi di investimento e di gestione collettiva del risparmio. Il procedimento è scattato in seguito alle denunce presentate da diversi truffati. Domani si sarebbe dovuto presentare nelle aule del tribunale di Roma per la terza udienza del processo a suo carico.