Hacker Lazio, spuntano analogie con attacchi messi a segno in Ecuador e negli Usa

Gli inquirenti hanno chiesto una rogatoria internazionale agli Usa per indagare sulle analogie degli attacchi informatici

Salute Lazio

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Roma, 12 agosto 2021 – L'attacco informatico che ha colpito il Lazio potrebbe avere dei tratti in comune con altri episodi internazionali: colpi criminali messi a segno nell'ultimo anno in diverse parti del mondo, dall'Ecuador agli Usa. Ci sarebbe un filo conduttore a unire i diversi attacchi hacker, dall'offensiva lanciata a metà luglio contro i sistemi informatici della società nazionale Cnt, la Corporacion nacional de telecomunicaciones dell'Ecuador, a quella contro aziende americane, come una società californiana che si occupa di servizi informatici, fino all'attacco a una multinazionale di forniture automobilistiche con sedi nove Paesi, fino a quello di dieci giorni fa contro il centro elaborazione dati della Regione Lazio. Punti di contatto che ora sono all'attenzione di chi sta indagando sull'assalto con “ransomware cryptolocker”, che ha portato per giorni alla disattivazione dei portali regionali.

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Sotto la lente degli investigatori - che proseguono l'analisi sui dati della copia forense estratta dal computer del dipendente regionale di Frosinone il cui account è stato “bucato” - ci sono anche le Vpn, reti internet private virtuali, che sono state sfruttate in diverse occasioni dagli hacker in Italia e all'estero e che potrebbero essere state vendute da una società americana che ha una sede anche in Europa.

Una prima risposta su questa strada che si sta esplorando potrebbe arrivare dalla rogatoria internazionale inoltrata dagli inquirenti italiani agli Stati Uniti. Un lavoro per step necessario a ricostruire la ''catena'' che ha portato a un attacco ''strutturato'' che la polizia postale, coordinata dalla Procura di Roma, sta portando avanti in collaborazione con Europol e Fbi.

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Non è escluso, inoltre,che ci possa essere un collegamento tra chi ha colpito la Regione Lazio domenica scorsa e chi ha provato nei giorni scorsi a mettere sotto attacco informatico il noto brand di moda Ermenegildo Zegna.